BRANCO IN AZIONE

Rimprovera il compagno che disturba la dad, lui organizza una spedizione punitiva e lo massacra

Altri due minorenni, intervenuti per difendere l’amico, sono stati anche loro aggrediti e portati al pronto soccorso.

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Rimprovera il compagno che disturba la dad, lui organizza una spedizione punitiva e lo massacra.

Rimprovera il compagno che disturba la dad, lui organizza una spedizione punitiva e lo massacra

PADERNO DUGNANO –  Una spedizione punitiva partita dai quartieri di Affori e Comasina con destinazione Paderno.

Calci e pugni dal branco

La vittima, un coetaneo dei ragazzini, era stata presa di mira dal branco perché accusato di aver redarguito uno degli aggressori che, durante una lezione in dad, infastidiva i compagni di classe. Gli aggressori, una volta individuato il ragazzo da punire, lo hanno riempito di calci e pugni. Altri due minorenni, intervenuti per difendere l’amico, sono stati anche loro aggrediti e portati al pronto soccorso, dimessi con 10 e 20 giorni di prognosi per le ferite riportate. Uno dei due ragazzi, in più, era stato rapinato della bici.

Visionate tutte le registrazioni dei sistemi di video sorveglianza

I carabinieri di Paderno, d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, hanno acquisito e visionato tutte le registrazioni dei sistemi di video sorveglianza dell’intera area della stazione ferroviaria di Paderno e, una volta individuato l’organizzatore della spedizione punitiva, lo hanno denunciato in stato di libertà per rapina aggravata, violenza privata e lesioni personali in concorso.

Individuati anche gli altri otto minorenni

Il pm ha inoltre disposto la misura cautelare che obbliga il ragazzino a rimanere in casa (provvedimento eseguito dai carabinieri il 31 dicembre 2020). L’ulteriore attività investigativa sviluppata dai militari ha inoltre consentito di individuare e denunciare altri otto minorenni, tutti responsabili, in concorso tra di loro, delle violenze a danni dei tre coetanei. I carabinieri hanno quindi concluso le attività con gli interrogatori dei minorenni, indagati per rapina aggravata, violenza privata e lesioni personali: tutti hanno ammesso le proprie responsabilità.

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