Tribunale di Milano

Spese pazze al Pirellone: fra i condannati anche Nicole Minetti, il "Trota" e il capogruppo leghista Romeo

Condannati 52 su 57 ex assessori ed ex consiglieri di Regione Lombardia accusati di peculato, fra loro anche l'attuale eurodeputato del Carroccio Angelo Ciocca.

Spese pazze al Pirellone: fra i condannati anche Nicole Minetti, il "Trota" e il capogruppo leghista Romeo
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Il Tribunale di Milano ha condannato 52 ex assessori su 57 di Regione Lombardia - con pene tra un anno e 5 mesi fino a 4 anni e 8 mesi - nell'inchiesta conosciuta come "Rimborsopoli" nel cui mirino erano finite le spese pazze di un nutrito gruppo di politici all'ombra del Pirellone. Ed è stato proprio il Pirellone, nel 2017 (i fatti in oggetto sono avvenuti tra il 2008 e il 2011) a entrare nel processo come parte civile, chiedendo danni per 3,4 milioni a 28 dei 57 imputati (molti della stessa parte politica della giunta lombarda) aggettivando come "offensive" le spese in questione.

Spese pazze al Pirellone: "illustri" condanne

E fra i nomi dei condannati emergono volti noti della politica, a partire dal "Trota", Renzo Bossi - figlio di Umberto - che ha rimediato una condanna a due anni e sei mesi. Un anno e 8 mesi anche per l'ex igienista dentale di Silvio Berlusconi Nicole Minetti; condannato a un anno e 8 mesi anche Massimiliano Romeo, attuale capogruppo della Lega in Senato: a lui la procura ha contestato presunte spese indebite, fra cui spiccano molti pranzi e cene, per quasi 30mila euro. Anche un altro volto noto del Carroccio, l'attualmente eurodeputato Angelo Ciocca, ha preso un anno e 6 mesi. Per entrambi la pena è sospesa ed è stata decisa la non menzione. I giudici hanno dichiarato il non doversi procedere per prescrizione nei confronti dell'ex eurodeputato Stefano Maullu, ex Forzista attualmente fra le fila di FdI. La pena più alta di 4 anni e 8 mesi è stata per Stefano Galli, ex capogruppo della Lega in Regione.

Gli imputati appartengono a diversi partiti: oltre a quelli della maggioranza di centrodestra dell'epoca ci sono anche consiglieri dell'opposizione come Chiara Cremonesi e Luca Gaffuri.

Risarcimento a Regione

I giudici hanno sostanzialmente accolto la ricostruzione del pm Paolo Filippini, oltre alle pene accessorie di rito, hanno disposto confische e provvisionali di risarcimento a Regione Lombardia per centinaia di migliaia di euro. Fra le spese più inusuali degli imputati rientrano spazzolini, caramelle, salatini e...frigoriferi.

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