Ricercati per furti e rapine: tre arresti della Polfer
Due attività messe a segno dalla Polfer negli ultimi giorni.
Due attività messe a segno dalla Polfer negli ultimi giorni.
Arrestato un 31enne palestinese
Mercoledì scorso gli agenti della polizia ferroviaria di Milano Rogoredo hanno arrestato un cittadino palestinese di 31 anni, pluripregiudicato, per rapina ai danni di un cittadino egiziano. La vittima, nei pressi del sottopasso ferroviario della stazione, si è accorta di essere stata derubata del portafogli contenente circa 50 euro. Ha quindi tentato di bloccare il 31enne che ha reagito afferrandolo al collo.
I poliziotti intervenuti hanno bloccato l'uomo in flagranza di reato. Sottoposto ad accertamenti in banca dati, è risultato ricercato per un ordine di custodia cautelare in carcere emesso pochi giorni prima dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia, a seguito di una serie di rapine consumate tra lo scorso mese di ottobre e i primi giorni di novembre, nella stazione ferroviaria di Mestre e aree limitrofe.
L'attività di indagine degli agenti della Polfer di Mestre e della polizia giudiziaria del Compartimento Polizia ferroviaria per il Veneto ha permesso di attribuire all'uomo tre episodi delittuosi, per il quale è stata avanzata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, istanza per l'applicazione della misura cautelare in carcere. Accolta la richiesta, è stata disposta l'applicazione della misura restrittiva nei confronti del palestinese.
Arrestate anche due 21enni
Ieri, due cittadine della Bosnia Erzegovina di 21 anni sono state arrestate dalla polizia Ferroviaria di Milano in quanto destinatarie di provvedimenti di carcerazione per diversi furti aggravati commessi soprattutto nelle stazioni. I poliziotti, impegnati in un servizio di vigilanza all'interno della Stazione Centrale, hanno fermato per un controllo le due donne che si aggiravano senza motivo all'interno dello scalo. Una delle due è risultata gravata da un provvedimento di esecuzione di pena detentiva a seguito della revoca della detenzione domiciliare dovendo espiare 2 anni, un mese e 21 giorni di reclusione, come disposto dal Tribunale di Genova. La seconda è invece risultata gravata da un provvedimento di custodia cautelare in carcere in sostituzione degli arresti domiciliari, emesso dal Tribunale di Milano. Le donne sono state portate nel carcere di San Vittore.