Può uno "streamer" rovinare ingiustamente la reputazione a un locale?
L'assurda vicenda capitata al celebre locale milanese dove si può bere un caffè in compagnia di un affettuoso gatto.
Può uno "streamer" rovinare ingiustamente la reputazione a un locale?
Può uno "streamer" rovinare ingiustamente la reputazione a un locale?
MILANO – Una storia che sembra assurda, anche da raccontare, eppure reale.
Al Crazy Cat Cafè di Milano si beve in compagnia di affettuosi gatti
È quello che è capitato al Crazy Cat Cafè di Milano (via Napo Torriani), un locale celebre perché mentre si gusta una bevanda, si fa colazione o brunch, si può godere della compagnia di silenziosi affettuosi gatti: sono loro i padroni di casa.
Come agisce lo “streamer”
Succede che un ragazzo che si definisce “streamer”, cioè una persona che fa dirette sui social, si inventa questa nuova moda di entrare nei locali e disturbare clienti e gestori. Tutto condito da centinaia di “fan” che incoraggiano comportamenti scorretti (illeciti, anche) e si divertono molto nel vedere il personaggio che funge da disturbatore a persone normali o a chi sta semplicemente lavorando.
Lo “streamer” molesto arriva nel locale in diretta live su Twitch
Ed ecco in cosa è sfociata l’iniziativa dello “streamer”: “Purtroppo stiamo subendo un attacco mediatico – raccontano dal locale –. Uno streamer, di cui non faremo il nome per non alimentare la visibilità, è venuto nel nostro locale, in diretta Twitch. La popolarità di questo personaggio deriva dal fatto che entra nei locali o negozi e comportandosi in modo molesto, alla fine, si fa cacciare, il tutto condito dal supporto del suo pubblico in live, che lo incita in chat.
Il suo comportamento sopra le righe che ha infastidito i clienti
Come da copione il suo comportamento sopra le righe ha infastidito diversi clienti ed esausti dalle iniziative dei suoi sostenitori, che hanno iniziato incessantemente a telefonare al locale, con scherzi, battute oscene e altro, abbiamo chiesto allo streamer di uscire, e cortesemente di non tornare.
La shitstorm subita sui social dal Crazy Cat Cafè
Pensavamo fosse tutto finito, invece da quel momento stiamo ricevendo una “shitstorm” su tutti i nostri social, ma la cosa peggiore sono le recensioni da 1 stella non veritiere che stanno intasando la nostra pagina Google.
L’onda di odio proprio dopo mesi di chiusura per il lockdown
Dopo mesi di lockdown, gestire nella terza settimana di apertura una situazione così spiacevole, ci sta mettendo a dura prova. Ancora increduli di quello che stiamo vivendo quello che vi chiediamo è di aiutarci a cancellare l’onda di odio che stiamo subendo scrivendo una recensione su Google sulla vostra esperienza da noi.
Cancelliamo l’odio con l’amore
Cancelliamo l’odio con l’amore e la verità. Colpire così una piccola realtà messa già in ginocchio (come tanti) dalla pandemia, non può essere considerato goliardico, ma crudele”. In effetti, il ragazzo appena entrato nel locale ha iniziato ad avere comportamenti molesti, richiamato anche da una cliente per il tono alto di voce, per le bestemmie pronunciate dal giovane e per i suoni fastidiosi della diretta che disturbavano gli avventori e i gatti presenti.
Di risposta, decine i messaggi dei “fan” dello streamer che incitavano a picchiare la donna. Per fortuna, l’atteggiamento senza senso del giovane è stato sommerso dall’onda di positività che, invece, i gestori del locale sono riusciti a trasmettere.
Dopo l’appello su Facebook della titolare è scattata la solidarietà dei clienti: centinaia le recensioni positive
“Siamo commossi – hanno scritto ieri dal Crazy Cat Cafè –. Quando abbiamo scritto il post non potevamo in nessun modo immaginare da quanto amore, sostegno ed energia saremmo stati sommersi. Vi abbiamo chiesto un piccolo aiuto e voi avete creato una valanga dì positività. Non sappiamo come ringraziarvi, tutti noi, per il supporto incredibile, le condivisioni, i pensieri, le telefonate, i messaggi.
Urge una riflessione sulle responsabilità
Sto provando a rispondere a tutti, credetemi siete in tantissimi e questo non solo cancella l’odio, l’ansia e la fatica dei giorni scorsi, ma ci ha anche dato la carica e la consapevolezza che abbiamo fatto bene a scoperchiare un vaso di pandora.
Questa epoca digitale puó essere grandiosa e diventare, in poco, un circolo virtuoso e voi lo avete dimostrato. Ci tengo in particolar modo a precisare che il problema non sono gli streamer, non è il mezzo (in questo caso Twitch o i social in generale) ma urge una riflessione sulle responsabilità e sul legame vischioso tra personaggio e pubblico.
Ieri lo streamer si è recato al Cafè per un confronto con i gestori
Riflessione che abbiamo condiviso con lo streamer protagonista, quando ieri è venuto da noi per un confronto. È giusto dire che si è dimostrato molto dispiaciuto e che, lui in particolare, non ha fomentato il suoi seguaci a recarci il danno di immagine.
La potenza (in positivo e in negativo) dei social
Credo che possa essere una lezione per tutti, sulla potenza (in positivo e in negativo) dei social e sulla responsabilità dell’essere un personaggio o una pagina pubblica, che anche senza volere, può creare molti danni. Le recensioni negative non sono cessate, ma le avete asfaltate con il vostro calore”.