Primo sciopero dei trasporti del 2025: a rischio metro, tram e bus
Coinvolti anche treni e aeroporti. Non è stato ancora comunicato se ci sarà una fascia di garanzia
Il 2025 inizia con nuove agitazioni nel settore dei trasporti, e in particolare con uno sciopero dei dipendenti delle società del trasporto pubblico locale. Il 10 gennaio, infatti, i lavoratori aderenti alla Faisa Confail incroceranno le braccia per protestare contro la condizione economica e il contratto recentemente firmato da altre sigle sindacali.
Primo sciopero dei trasporti del 2025
MILANO - A Milano, il servizio di metro, bus e tram gestito da Atm sarà interessato dalla protesta, anche se le fasce orarie specifiche non sono ancora state rese note. Il sindacato contesta gli aumenti salariali proposti, ritenuti insufficienti rispetto all'inflazione crescente e alle difficoltà economiche quotidiane. La Faisa Confail denuncia anche l'insoddisfazione riguardo a un accordo che, secondo il sindacato, non riconosce il valore del lavoro dei dipendenti del trasporto pubblico, offrendo compensi bassi e lasciando fuori importanti voci retributive.
Coinvolti anche treni e aeroporti
Il 10 gennaio, oltre allo sciopero nel trasporto pubblico locale, ci saranno altre due importanti mobilitazioni. Il settore ferroviario vedrà il coinvolgimento dei lavoratori delle infrastrutture di Rfi, con un'agitazione di 24 ore proclamata dai Cobas e dall'Assemblea nazionale dei lavoratori manutentori. In contemporanea, anche il personale di Airport Handling negli scali di Linate e Malpensa, insieme ai dipendenti Sea, incrocerà le braccia per 24 ore. Entrambi i gruppi sono stati convinti a scioperare dalla sigla sindacale Ost Cub Trasporti.
Motivazioni dello sciopero
Le ragioni alla base di queste mobilitazioni riguardano principalmente le condizioni economiche del settore, ritenute insostenibili per i lavoratori, e l'inadeguatezza dell'accordo firmato nel mese di dicembre, che il sindacato definisce un'offesa alla dignità dei dipendenti. Gli aumenti salariali previsti, infatti, non sono ritenuti sufficienti per far fronte all'aumento del costo della vita e all'inflazione.
Inoltre, il sindacato sottolinea che la parte normativa del contratto, che dovrebbe garantire miglioramenti in termini di sicurezza, orari di lavoro e formazione, è stata rinviata a data da destinarsi.
Lo sciopero si inserisce in un contesto di crescente tensione tra i lavoratori e le istituzioni, con il sindacato che chiede un contratto che rispetti la dignità dei dipendenti del trasporto pubblico e riconosca il loro ruolo fondamentale nel garantire un servizio pubblico essenziale.