Dice "glazie e plego"

Polemica sul libro delle elementari secondo cui la bimba cinese "non si offende se la prendi in giro"

A portare l'attenzione sul tema è Lala Hu, docente della Cattolica di Milano.

Polemica sul libro delle elementari secondo cui la bimba cinese "non si offende se la prendi in giro"
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A portare l'attenzione sul tema è Lala Hu, docente della Cattolica di Milano che si domanda cosa ne possa sapere l'editore della sofferenza patita dai bambini bullizzati.

Polemica sul libro delle elementari

E' scoppiata la polemica su un libro di grammatica destinato ai piccoli studenti delle scuole elementari, edito da Giunti Editore, intitolato "Leggermente plus lingua e linguaggi". Nel testo viene raccontato di un "bimbo come tanti che ama compilare liste, scattare fotografie, passare i pomeriggio con il suo amico e sognare la compagna Lee, di cui è innamorato" perché, tra le cose che gli piacciono di lei, c'è che "Dice glazie, plego e anche facciamo plesto  e non si offende mai quando la prendiamo in giro".

La denuncia di una docente della Cattolica

A denunciare la frase riferita alle origini cinesi di Lee e ritenuta inadeguata e pregiudizievole è Lala Hu, scrittrice di origine cinese e assistente di Marketing all'Università Cattolica di Milano. Su Tweet la Hu ha infatti pubblicato un post inguocato:

"Non si offende quando la prendiamo in giro” che ne sa @GiuntiEditore del trauma dei bambini quando vengono bullizzati? A parte gli stereotipi sui bambini di origine cinese come esser bravi in matematica, “glazie, plego” e “facciamo plesto”? E comunque non si chiamerebbe Lee."

La scrittrice specifica poi che non ha mai accusato Giunti di “fare apologia del bullismo” né tantomeno ho voluto offenderla, ma si chiede:

"Se ci “possono essere stereotipi”, si riproduce lo stesso il contenuto che viene rivolto a bambini? Per quanto riguarda il problema in sé - specifica ancora la Hu - basta leggere i tanti commenti di genitori ed educatori, alcuni dei quali hanno dovuto spiegare il senso di questo brano proprio a dei bambini."

Diverse le polemiche sugli stereotipi nei libri di scuola

Non è la prima volta che sui social - e non solo - insorge la polemica per frasi o esercizi che impongono al bambino di scuola elementare di seguire stereotipi che insegnano una visione della società ormai - teoricamente - superata.

Si pensi agli esercizi che portavano i giovani studenti a dover indicare il papà al lavoro e la mamma a casa a fare i mestieri, o il bambino maschio che fa calcio mentre la bambina femmina danzava.
Sono spesso nate negli ultimi anni critiche a questa categorizzazione vincolante che propone stereotipi che la società sta cercando di superare volendo trasmettere ai bambini una visione più moderna e ugualitaria.

Giordana Liliana Monti 

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