Piazza Fontana, sindaco Sala contestato per frase su sciopero
A scatenare la reazione, una frase del primo cittadino sullo sciopero indetto per il prossimo 16 dicembre da Cgil e Uil.
Commemorazione Piazza Fontana, sindaco Sala contestato per frase su sciopero.
Commemorazione Piazza Fontana, sindaco Sala contestato per frase su sciopero
MILANO - Il sindaco di Milano Giuseppe Sala è stato contestato da alcuni manifestanti presenti in piazza Fontana per commemorare i caduti della strage del 12 dicembre 1969. La bomba esplosa davanti all’ex Banca Nazionale dell’Agricoltura che uccise 17 persone e ne ferì 88.
La contestazione
A scatenare la reazione e fischi di una parte della piazza, una frase del primo cittadino sullo sciopero indetto per il prossimo 16 dicembre da Cgil e Uil: "Bisogna riflettere sul lavoro. Siamo di fronte a bivi tremendi, pericoli e opportunità. Ci sono i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), ma ci sono anche operai licenziati su Whatsapp. La difesa del lavoro sembra passata di moda. Lo sciopero probabilmente è sbagliato ma è un diritto" ha iniziato a dire Sala ma non è poi riuscito a continuare il suo discorso per alcune contestazioni da parte di alcune persone.
Dopo un botta e risposta tra lo stesso sindaco e alcuni presenti durante il quale Sala ha perso la pazienza con un interlocutore («Non dico cazzate, rispetto prima di tutto»), il primo cittadino di Milano è riuscito a concludere il suo discorso.
Il vice presidente dell'associazione famigliari delle vittime
Il microfono è passato poi a Paolo Silva, vice presidente dell'associazione famigliari delle vittime di piazza Fontana, che si è rivolto a chi contestava il sindaco e ha dichiarato: "Chiedo la cortesia di non interrompere questa manifestazione che per noi è sacra, siamo qui per ricordare i nostri morti: vergognatevi".