Pandoro gate e uova di Pasqua: rinvio a giudizio per truffa aggravata per Chiara Ferragni
Insieme a lei per le due diverse operazioni commerciali sono accusati il suo ex collaboratore Fabio Maria Damato, Alessandra Balocco (amministratrice delegata Balocco) e Francesco Cannillo (presidente Cerealitalia)
Agli avvocati della Ferragni è stato notificato questa mattina, mercoledì 29 gennaio, il decreto di citazione diretta.
Caso pandoro e uova di Pasqua: per Chiara Ferragni rinvio a giudizio per truffa aggravata
MILANO - Chiara Ferragni, insieme al suo ex collaboratore Fabio Maria Damato, ad Alessandra Balocco (amministratrice delegata di Balocco) e Francesco Cannillo (presidente di Cerealitalia), è accusata di truffa aggravata in due diverse operazioni commerciali: il "Pandoro Balocco Pink Christmas Limited Edition Chiara Ferragni" e le uova pasquali di Dolci Preziosi.
L'accusa
Secondo la Guardia di Finanza, le campagne pubblicitarie avrebbero indotto in errore un numero imprecisato di consumatori, facendo leva su messaggi ingannevoli riguardo il legame tra le vendite dei prodotti e una raccolta fondi per l'ospedale Regina Margherita di Torino. Al centro del processo sarà la presunta correlazione fra l’acquisto del dolce e la raccolta fondi in favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino come dice la Finanza citando la frase pubblicitaria come "il pandoro Chiara Ferragni sostiene l’ospedale Regina Margherita di Torino per un Natale più dolce per tutti".
C'è poi la questione prezzo, un altro elemento che avrebbe contribuito a ingannare i consumatori che per acquistarlo dovevano sborsare la bellezza di 9,37 euro lasciando intendere come il costo maggiorato fosse utile alla cause benefica, a fronte di un costo medio di nemmeno quattro euro per le altre marche.
La donazione della Balocco all'ospedale
Tuttavia, secondo le indagini, la donazione di 50mila euro all'ospedale era già stata effettuata direttamente dalla Balocco Spa, senza una correlazione diretta con le vendite dei prodotti. Ciò avrebbe garantito alle società Tbs Crew e Fenice un presunto profitto illecito di oltre un milione di euro e a Balocco circa 360mila euro.
I compensi per le operazioni commerciali
Nel caso delle uova di cioccolato, al centro di una campagna biennale tra il 2021 e il 2022, Chiara Ferragni avrebbe ricevuto compensi pari a 400mila e 750mila euro da parte di Cerealitalia-Id. Il prezzo maggiorato del pandoro griffato dall'influencer, venduto a 9,37 euro rispetto ai 3,68 euro del pandoro tradizionale, avrebbe ulteriormente contribuito a generare il presunto inganno.
La richiesta di rinvio a giudizio e la difesa degli imputati
Il decreto di citazione diretta a giudizio per Chiara Ferragni e gli altri imputati è stato notificato il 29 gennaio 2025. L'assenza di un'udienza preliminare sottolinea la gravità delle contestazioni. I legali dell'influencer, Giuseppe Iannacone e Marcello Bana, hanno rigettato con fermezza le accuse, dichiarando che la loro assistita non ha commesso alcun reato puntando anche sul fatto dei versamenti effettuati dall'influencer all'ospedale Regina Margherita di Torino e all'associazione 'Bambini delle fate'.
L'udienza predibattimentale e i testimoni
Il prossimo passaggio giudiziario sarà l'udienza predibattimentale fissata per settembre, in cui il giudice valuterà se procedere con il processo o se esiste spazio per una conciliazione tra le parti. In caso contrario, il procedimento entrerà nel vivo.
Sono attesi numerosi testimoni: i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria che hanno condotto le indagini e diverse figure coinvolte nelle campagne promozionali, incluse rappresentanze di associazioni dei consumatori come Codacons e Consumatori Italiani. Saranno ascoltati anche alcuni acquirenti per verificare la loro percezione delle campagne pubblicitarie.