la sparatoria della discordia

Omicidio Voghera, Sala: "Chi svolge una funzione pubblica lascia a casa la pistola"

Il primo cittadino aggiunge: "Le pistole possono essere nella mani di chi è delegato per ruolo e professione ad averle”.

Omicidio Voghera, Sala: "Chi svolge una funzione pubblica lascia a casa la pistola"
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Sparatoria in piazza a Voghera, muore un uomo con precedenti penali di 39 anni. A sparare è l’assessore alla sicurezza del Comune, l'avvocato Massimo Adriatici, ora agli arresti domiciliari. L’ipotesi di reato è eccesso colposo di legittima difesa.
Per Salvini e tutta la Lega si è trattata di "legittima difesa" (seppur lo stesso assessore abbia dichiarato essere stato un incidente) ma il sindaco di Milano Beppe Sala specifica che nessuno, avente funzione pubblica, dovrebbe andare in giro armato.

Il commento di Palazzi

Ha lasciato passare qualche ora dal fatto prima di commentare, probabilmente anche per capirci di più e aspettare che almeno gli inquirenti facessero un minimo in più di chiarezza su quanto accaduto. Poi, ricostruita parzialmente la vicenda e sentito i commenti dei colleghi politici di altre bandiere, il sindaco Sala ha detto la propria a a margine di una presentazione dell'iniziativa '10 progetti per i ragazzi del Beccaria tenutasi oggi:

“La giustizia farà il suo corso però io voglio dire due cose molto precise: nessuna delle persone che lavorano con me o che lavoreranno con me va in giro con la pistola, in secondo luogo, anche se fosse stato un incidente, nasce sempre dal fatto che uno la pistola ce l’ha in tasca.
Chi svolge una funzione pubblica – ha continuato -, la pistola la lasci a casa anche se ha il porto d’armi. Le pistole possono essere nella mani di chi è delegato per ruolo e professione ad averle”.
In merito allo stop alle pistole ai privati chiesto dal segretario del Partito Democratico Enrico Letta, Sala ha commentato:
“Non lo so, bisogna ragionarci, io capisco la proposta di Letta però è un tema un po’ complesso su cui bisogna ragionare, il problema è che uno non se la deve portare in giro per la strade la pistola, mi sembra un buon principio da cui partire”.

Sparatoria a Voghera: arrestato l'assessore Adriatici

Come racconta Prima Pavia, quando ambulanza e carabinieri arrivano davanti al bar in piazza Francesco Meardi a Voghera, trovano un 39enne in condizioni disperate. Vicino al cuore il foro di un proiettile. Morirà poi in ospedale. A sparare è stato l’avvocato Massimo Adriatici assessore comunale alla sicurezza, in forza alla Lega.

Ai militari dice di essere intervenuto perché Youns El Boussetaoui, marocchino, irregolare in Italia e con alle spalle un decreto di espulsione oltre a diversi precedenti, stava disturbando i clienti del bar. Adriatici ha chiamato il 112, poi la lite e uno spintone. L'assessore, che impugnava una pistola, cade a terra. Ed è in quel momento che, come raccontaun colpo parte accidentalmente dalla sua calibro 22 regolarmente detenuta.

Youns El Boussetaoui, la vittima

I carabinieri, intervenuti sul posto, sentono una decina di testimoni tra cui anche il titolare del bar che però afferma che lo straniero non stesse disturbando i clienti del bar. La vittima, senza fissa dimora, era conosciuta a Voghera. Il 39enne, infatti, era solito commettere intemperanze, come far cadere tutti i posacenere del bar, spesso pronunciava frasi incomprensibili. Forse, a monte, c'era anche un disagio psichico.

"Eccesso colposo di legittima difesa”

Probabilmente già oggi sul corpo del 39enne verrà eseguita l’autopsia e sarà valutata anche una perizia balistica. Massimo Adriatici attualmente si trova agli arresti domiciliari e si è autosospeso dalla sua carica: è accusato per il momento di eccesso colposo di legittima difesa e non di omicidio volontario.

Salvini: "Altro che Far West a Voghera"

"Aspettiamo prima di condannare" è il commento di Matteo Salvini che in un video su Facebook afferma:

“Altro che Far West a Voghera. Si fa strada l’ipotesi della legittima difesa”.

Si vedrà: il punto è capire al momento del faccia a faccia con l'assessore, in che condizioni fosse il magrebino e quanto fosse effettivamente pericoloso. Perché di armi nelle disponibilità del 39enne finora non se n'è parlato: sarebbe improprio parlare di legittima difesa, se fra i due contendenti uno fosse stato disarmato e l'altro armato di pistola.

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