alla fine si è beccato una denuncia

"Non venite, starete male per giorni", così si vendica al telefono un cuoco licenziato parlando con i clienti del locale

Fino a dove può arrivare il risentimento di un lavoratore che ha ricevuto una lettera di licenziamento? Ecco cosa è accaduto in un ristorante del sud Milano

"Non venite, starete male per giorni", così si vendica al telefono un cuoco licenziato parlando con i clienti del locale
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L'assurda storia arriva da una cittadina dell'hinterland milanese: un cuoco licenziato si finge il proprietario del ristorante e risponde al telefono ai clienti trattandoli male e minando la credibilità del ristorante. Alla fine, scoperto, si è beccato una denuncia per diffamazione.

Cuoco licenziato si vendica e chiama i clienti del locale: "Non venite, starete male per giorni"

MILANO – Fino a dove può arrivare il risentimento di un lavoratore che ha ricevuto una lettera di licenziamento? Questa vicenda, raccontata sui social, ne è un esempio.

Ecco cosa è accaduto in un ristorante del sud Milano

Tutto inizia dal post di una cliente che racconta la sua disavventura in un ristorante del sud Milano. Secondo la ricostruzione, la donna aveva prenotato un tavolo per festeggiare il compleanno, confermando la prenotazione il giorno stesso, con una mezz’ora di ritardo rispetto all’orario concordato, per un imprevisto.

Dall'altra parte del telefono, un uomo replica che è un problema quella mezz’ora di ritardo (ore 21 al posto delle ore 20.30) perché il locale preferisce chiudere presto. Poi, una seconda chiamata verso le 21, da parte dello stesso uomo, dice alla cliente di non presentarsi al ristorante in quanto “le materie prime non sono fresche e saremmo stati male per almeno tre giorni”, racconta la cliente che ha lasciato il parcheggio del locale per dirigersi verso un altro ristorante.

A rispondere al telefono è stato il cuoco (appena licenziato)

La storia ha sollevato indignazione e commenti spiacevoli contro il ristorante. A chiarire la situazione, è stata l’amministratrice del gruppo Facebook dove è comparso il post, riportando la versione dei ristoratori che hanno fatto luce su ogni dettaglio, spiegando che a rispondere a quei messaggi era stato direttamente il cuoco a cui i proprietari, “dopo innumerevoli lettere di richiamo”, raccontano, avevano consegnato la lettera di licenziamento poche ore prima dell’accaduto.

Col cordess del ristorante rispondeva ai clienti sconsigliando il locale

“Lui, per punirci, si è preso uno dei cordless del locale e ha letteralmente mandato a quel paese chiunque chiamasse per prenotare e ha contattato tutti i clienti per dirgli di non venire, con termini più o meno simili a quelli usati con la signora”.

Alla signora che ha prenotato sono arrivate le scuse del ristoratore

Il ristoratore ha quindi chiamato la signora per cercare di spiegare il problema, scusandosi per l’accaduto e riconducendolo esclusivamente al cuoco che ha avuto quel comportamento. “Abbiamo fatto denuncia al cuoco per la diffamazione protratta”, concludono i gestori nella dichiarazione postata dalla pagina Facebook.

Sui social però anche la solidarietà di altri clienti

Insomma, una lettera di licenziamento ha scatenato il risentimento del cuoco, minando la credibilità del ristorante, “con una recensione negativa che lo ha penalizzato”, si legge sui social dove alcuni clienti hanno, al contrario, voluto esprimere solidarietà ai ristoratori sostenendo positivamente il locale.