Milano

Molesta due ragazzine di 12 anni sul bus, 23enne ai domiciliari finisce in carcere

Già condannato per le violenze sessuali su quattro donne, gli avevano appena ridotto la pena da oltre 6 anni a poco più di 5 anni

Molesta due ragazzine di 12 anni sul bus, 23enne ai domiciliari finisce in carcere
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A ottobre, era stato condannato anche per un altro episodio di abusi e per la detenzione di materiale pedopornografico.

Molesta due ragazzine sul bus a Milano, 23enne arrestato

Nuovo episodio di violenza sessuale ai danni di due ragazzine a Milano. Un giovane di 23 anni è stato arrestato per le molestie su due studentesse di meno di 12 anni che si trovavano a bordo del suo stesso autobus. Le denunce dei genitori delle vittime hanno portato alla luce questo terribile atto avvenuto lo scorso 22 febbraio.

Ancora più inquietante è il fatto che il giovane era ai domiciliari essendo già stato condannato in passato per reati sessuali. Per le molestie e per aver ignorato la misura cautelare, la Corte d'Appello di Milano ha disposto l'aggravamento su richiesta della Procura generale e ora il 23enne si trova in carcere.

Passava con il monopattino e molestava ragazze

Poco prima di quel giorno in cui ha aggredito le minori, era stato condannato per le violenze sessuali su quattro donne e gli avevano ridotto la pena da oltre 6 anni a poco più di 5 anni. Le vittime delle sue molestie sessuali venivano colpite nello stesso modo. Il ragazzo le aveva seguite a bordo di un monopattino nelle zone centrali di Milano per poi molestarle e fuggire.

Per non farsi mancare nulla, a ottobre, era stato condannato anche per un altro episodio di abusi ma anche perché avevano scoperto che nascondeva e divulgava materiale pedopornografico. In entrambi i processi a cui è stato sottoposto, gli era stato riconosciuto da una perizia psichiatrica un vizio parziale di mente.

Durante gli interrogatori, il giovane aveva affermato di non ricordare con precisione gli episodi attribuendo il suo comportamento all'assunzione di alcol e psicofarmaci. Dopo aver scontato la pena, dovrà seguire un percorso terapeutico e farmacologico sotto libertà vigilata.

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