FURTI ACROBATICI

Uccise il vigile a Milano | Nikolic patteggia: “Ennesima offesa a Savarino”.

Nikolic era tornato a rubare dopo l'omicidio in concorso del vigile Nicolò Savarino avvenuto nel 2012.

Uccise il vigile a Milano | Nikolic patteggia: “Ennesima offesa a Savarino”.
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Uccise il vigile a Milano | Nikolic patteggia: “Ennesima offesa a Savarino”.

Uccise il vigile a Milano | Nikolic patteggia: “Ennesima offesa a Savarino”.

MILANO - Il Tribunale di Milano ha accolto la richiesta di patteggiamento da parte di Remi Nikolic, autore dell’omicidio in concorso del vigile rhodense Nicolò Savarino. Durissima presa di posizione da parte dell’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato.

De Corato: “Offesa alla famiglia Savarino”

“Il patteggiamento accolto oggi dal Tribunale di Milano è l’ennesimo schiaffo e l’ennesima offesa ai parenti di Nicolò Savarino, l’agente di polizia locale investito ed ucciso da un suv guidato da Remi Nikolic, insieme al complice Milos Stizanin, il 12 gennaio 2012 in via Varè a Milano. Credere nella riabilitazione di un simile delinquente, dopo che, appena scarcerato per l’omicidio, è subito tornato a rubare, è grottesco.

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Le parole di Don Gino Rigoldi che aveva creduto nella sua riabilitazione

E pensare che Don Gino Rigoldi aveva creduto che Nikolic fosse pronto per rientrare nella società tanto da affermare che: “Abbiamo visto il ragazzo seguire un percorso fatto di impegni rispettati all’interno di regole e limitazioni. Gli esiti hanno alimentato le motivazioni dei giudici e le ragioni, per noi del Beccaria, per proporre non la libertà, semplicemente, ma una libertà dentro regole precise dettate dai giudici e dai servizi, con orari e possibilità di movimento limitati”. Ora il delinquente vorrebbe ancora prendere in giro le istituzioni proponendosi per un tirocinio formativo in una cooperativa sempre della Fondazione Don Gino Rigoldi”.

"Delinquente incallito"

“Rimango basito dal fatto che a un delinquente incallito come questo venga ancora dato credito – prosegue De Corato -. Lo scorso anno ha nuovamente dimostrato la sua indole criminale compiendo dei furti dopo soli 11 giorni dalla sua scarcerazione e per questo avrebbe dovuto scontare la pena di tre anni e mezzo in carcere. Sono certo- conclude De Corato- che tanto tra qualche mese le porte della galera si riapriranno per lui e mi auguro che allora nessuno gli darà più credito!”

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