LA TRAPPOLA

Milano, l'appuntamento fissato su un app è fake. Ragazzo milanese rapinato

Adescato in una chat d'incontri: ragazzo milanese viene rapinano

Milano, l'appuntamento fissato su un app è fake. Ragazzo milanese rapinato
Pubblicato:

Una serata piacevole si è trasformata in un incubo: ragazzo milanese vittima di una rapina organizzata tramite un’app di incontri

La trappola dell'adescamento

MILANO - L’uomo, contattato da un profilo che sembrava familiare, si è ritrovato faccia a faccia con un finto conoscente, pronto a minacciarlo per ottenere denaro. È successo a un ragazzo milanese che è stato vittima di un trucco sabato notte. La vittima è un ragazzo di 29 anni che, intorno all'alba, ha raccontato tutto alla Polizia.

Cosa è successo dopo?

Il piano è semplice e studiato: creare un profilo credibile, con foto attraenti o già note, su una delle app di incontri più famose e iniziare una conversazione apparentemente amichevole. Dopo l'incontro i malviventi agganciano le vittime e le derubano. È proprio quanto è accaduto alla vittima, che ha accettato di incontrare l’interlocutore dopo uno scambio di messaggi sull'app, ma all’appuntamento non è cominciata una bella serata, ma un incubo. L’uomo ha iniziato a chiedere soldi, facendo intendere di essere armato. Dopo una prima richiesta di contanti, è intervenuta una seconda persona. I due hanno iniziato a incalzare il ragazzo che ha temuto per la propria sicurezza. "Sappiamo dove abiti", continuavano a insinuare.

Una strategia collaudata

L’episodio, denunciato alle forze dell’ordine, non sembra essere un caso isolato. La vittima ha raccontato che altri amici avrebbero subito situazioni simili, con le stesse modalità. Sotto la lente degli investigatori, ci sarebbe una vera e propria banda specializzata nell’uso delle app di incontri per adescare e rapinare, facendo leva su fiducia, solitudine e spontaneità. Meglio prendere le dovute precauzioni per tutelarsi, cercare di non invitare mai sconosciuti a casa al primo incontro ed è meglio vedersi in luoghi pubblici e frequentati. Inoltre, avvisare qualcuno di fiducia prima di un incontro può fare la differenza.

Un arresto, ma prosegue l'indagine

Gli agenti della Polizia Locale hanno fermato un uomo di 34 anni che è stato riconosciuto dalla vittima come uno dei due rapinatori. Nel cellulare dell'uomo è stata trovata la fotografia del documento del 29enne con il quale veniva minacciato dai due truffatori. All'interno dell'appartamento dell'arrestato, i militari hanno trovato alcuni beni della vittima.