Milano, in corso lo sciopero dei lavoratori PostalCoop
Nelle due giornate intercorse il 30 novembre e il 1 dicembre c'è stata una affluenza massiccia da parte degli stessi lavoratori, circa il 90%
Dalle ore 7 del giorno 30 novembre è in corso lo sciopero dei lavoratori PostalCoop in appalto alla divisione Prime Now Amazon in via Nicolodi a Milano.
Mentre con anni di lotte e contrattazione i driver di Amazon hanno ottenuto importanti miglioramenti economici e normativi, nella divisione Prime di Amazon sono è stata riscontrata una profonda arretratezza delle condizioni.
"L'azienda - spiegano i manifestanti- ha in questi anni contrastato in ogni modo il Sindacato e le sue rappresentanze, utilizzando massicciamente il precariato e applicando parzialmente il ccnl sottraendosi alla contrattazione. Questo atteggiamento avverso alla FiltCgil ha creato differenze retributive rispetto ai driver Amazon coperti da contrattazione di circa 500euro mensili e un clima lavorativo non più tollerabile".
Alta l'adesione allo sciopero
Nelle due giornate intercorse il 30 novembre e il 1 dicembre c'è stata una affluenza massiccia da parte degli stessi lavoratori, circa il 90% dell'intera categoria è scesa in strada per urlare il proprio grido d'allarme. Soltatno il restante 10% è entrato in sede.
"Erano driver precari esattamente con contratti in scadenza, quindi - concludono i manifestanti - con tutte le pressioni dovute a un ipotetico rinnovo mensile o trimestrale. Nella seconda giornata indetta sono intervenuti in maniera massiccia circa una quarantina di celerini,ma questo non ha in nessun modo influito sulla manifestazione, non essendoci mai attimi di nervosismo tra i lavoratori che più che mai erano e sono uniti".
La Filt-Cgil Lombardia nelle vesti del delegato Leoni William presente in capo alla manifestazione ha dato gambe al grido d'allarme dei driver, non avendo ancora riscontri dalla controparte ha proclamato ulteriori 72 ore di sciopero, rivendicando gli stessi diritti ottenuti a livello regionale e nazionale per i migliaia di lavoratori in appalto al Colosso di Seattle".