Luca Lucci, ex capo ultrà del Milan, nuovamente arrestato: è accusato del tentato omicidio di Anghinelli
Attualmente in carcere per l'inchiesta Doppia Curva della Dda e per una maxi operazione antidroga della Guardia di finanza
Ha ricevuto in carcere una nuova ordinanza di custodia cautelare l'ex capo ultrà del Milan Luca Lucci: è accusato del tentato omicidio di Enzo Anghinelli, un altro ultrà rossonero che è sopravvissuto all'agguato organizzato il 12 aprile 2019 in via Cadore.
Tentato omicidio, nuovo arresto per l'ex capo ultrà del Milan Luca Lucci
MILANO - Già indagato per tentato omicidio, a Luca Lucci (in carcere a Voghera) è stata notificata un'altra ordinanza di custodia cautelare, dopo quella per l'inchiesta Doppia Curva della Dda e della Squadra mobile di Milano (che ha decapitato i vertici dei gruppi della tifoseria organizzata di Inter e Milan) e un'altra, invece, legata a un vasto traffico di droga, condotta dalla Guardia di finanza.
L'agguato ad un altro ultrà milanista nel 2019
Come riportano i colleghi di Prima La Martesana, la nuova accusa nei confronti dell'ex capo della Curva Sud è legata al ferimento, avvenuto nel 2019, di un altro ultrà milanista, Enzo Anghinelli. Quest'ultimo venne gravemente ferito a colpi di pistola alla testa a Milano, in via Cadore, in zona Porta Romana. Si salvò per miracolo.
Per quell'agguato, a ottobre era stato arrestato dalla Squadra mobile milanese Daniele Cataldo, 52 anni, di Sesto San Giovanni, ritenuto il "vice" di Lucci, Bergamasco di residenza, ma di Cologno Monzese per gli interessi economici e imprenditoriali (anche formalmente legali).
La lotta per il controllo della Curva Sud
La notizia è stata riportata anche dall'Ansa. In occasione del fermo di Cataldo, che aveva negato di essere uno dei due uomini in sella allo scooter dal quale partirono i colpi, Lucci era stato indagato a piede libero. Ora l'ordinanza.
Secondo gli inquirenti, quell'agguato era maturato nell'ambito di uno scontro per il controllo della Curva Sud.