Le panchine "arrotondate" di piazza Piola sollevano polemiche

Qualcuno le ha chiamate “panchine anti clochard”, perché la forma arrotondata non consente ai senzatetto di sdraiarsi.

Le panchine "arrotondate" di piazza Piola sollevano polemiche
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Le panchine "arrotondate" di piazza Piola sollevano polemiche.

Le panchine "arrotondate" di piazza Piola sollevano polemiche

MILANO – Qualcuno le ha chiamate “panchine anti clochard”, perché la forma arrotondata non consente ai senzatetto di sdraiarsi in improvvisati giacigli. La polemica è stata sollevata sui social, con decine di commenti pro e altrettanti contro le nuove panchine di piazza Piola.

La riqualificazione della piazza

La zona è stata recentemente riqualificata con un intervento massiccio del Comune che ha previsto un grande giardino arricchito con 21 ciliegi in fiore e undici panchine in granito. L’intervento si inserisce nel progetto “Cura e adotta il verde pubblico”: dopo 50 giorni di lavoro, la piazza ha cambiato look. L’iniziativa è a cura dello Spazio Teatro No’hma che ha donato a Milano l’installazione dell’artista giapponese Kengiro Azuma, morto nel 2016. Il giardino zen è stato dedicato a Teresa Pomodoro.

I commenti sui social

A sollevare polemiche, sono state in particolare le panchine dalla forma a cupola. Non solo per il discorso relativo ai clochard, ma anche perché “leggere e rilassarsi su queste sedute è impossibile”, dicono alcuni sui social. C’è anche chi pensa “ad anziani e disabili: non sembrano proprio adatte. Per utilità pubblica bisognerebbe mettere da parte il concetto puro di design e favorire, invece, la comodità”. Ma una parte di cittadini apprezza la scelta, giudicando le panchine “comode e belle”. “Negli ultimi giorni è nata una polemica spiacevole, con tratti di surrealismo, sulla riqualificazione di piazza Piola – ha commentato Massimo Scarinzi assessore al Municipio 3 –. Qualcuno ha parlato di panchine in granito con forma anti clochard. Il dato vero è che la piazza oggi viene finalmente utilizzata grazie ai lavori effettuati e alle numerose panchine installate grazie alla collaborazione tra Comune di Milano e Teatro No’hma. A volte basta semplicemente guardare le cose da un’altra prospettiva”.

 

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