Violenza in strada

Il "Branco dei Navigli": giovani violenti aggredivano coetanei più deboli

A uno dei complici è stata notificata la misura dell'obbligo di dimora.

Il "Branco dei Navigli": giovani violenti aggredivano coetanei più deboli
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La Polizia di Stato ha eseguito, sabato scorso, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 19enne italiano, con precedenti, ritenuto il responsabile, con altri, di aggressioni consumate ai danni di coetanei nel settembre 2020; al 19enne rumeno, uno dei complici, è stata notificata la misura dell'obbligo di dimora.

Aggressioni a coetanei, arrestato 19enne e obbligo di dimora per il complice

Nel corso dell'indagine condotta dal Commissariato Porta Ticinese, sono stati identificati ed indagati per lesioni gravi aggravate e rapina, in concorso, complessivamente 7 giovani. Le attività investigative dei poliziotti di via Tabacchi, supportate dalle immagini di videosorveglianza delle zone dove sono state consumate le violenze, hanno permesso di ricostruire due episodi che hanno portato l'autorità giudiziaria ad emettere i provvedimenti restrittivi eseguiti sabato.

Due aggressioni avvenute a settembre 2020

Il primo episodio, verificatosi intorno alle ore 23 del 3 settembre 2020 in viale Famagosta, dove la vittima fu un filippino di 18 anni, il quale riportò una prognosi di 5 giorni per le lesioni subite, rapinato inoltre dei propri vestiti e del cellulare. Rapina e lesione, aggravati, i reati contestati al 19enne arrestato.
Il secondo episodio, avvenuto il 27 settembre 2020 nei pressi di piazza XXIV Maggio, una delle due vittime, italiano di 18 anni, subì lesioni permanenti a seguito delle percosse subite dal branco, tanto da riportare una prognosi di più di 40 giorni. La seconda vittima, coetaneo italiano, ne ebbe per 5 giorni. Per questa circostanza i reati di lesioni gravissimi e gravi, aggravate, sono stati contestati al 19enne italiano arrestato, al 19enne rumeno sottoposto all'obbligo di dimora, e infine ai 5 restanti indagati.

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