viale Molise 66 a Milano

In fiamme le palazzine Liberty dell'ex Macello, cresce la preoccupazione dei residenti

Un incendio è scoppiato poco dopo le 23 di ieri sera.

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Nella tarda serata di ieri sera, 28 marzo 2021, un incendio è scoppiato poco dopo le 23 nelle palazzine Liberty dell'ex Macello in viale Molise 66 a Milano. L'episodio, in queste ore ha suscitato grande scalpore sia a livello mediatico che, soprattutto, positivi.

L'intervento dei Vigili del Fuoco

Diversi mezzi dei Vigili del Fuoco sono stati impegnati per spegnere le fiamme che si sono sviluppate dalle aree del primo piano o del sottotetto. Ancora ignote le cause del rogo che, fortunatamente, non ha causato alcun ferito. Lo stabile, situato vicino al centro sociale occupato Macao, è da tempo abbandonato e rifugio di senzatetto che anche questa notte occupavano la zona.

Proprio la scorsa settimana l'immobile è stato sgomberato dalle Forze dell'Ordine che hanno di fatto cacciato più di ottanta persone, identificati in seguito a un intervento per un'aggressione che ha coinvolto tre persone.

Prevista la riqualificazione dell'ex Macello

Il lotto immobiliare dell'ex Macello, di proprietà pubblica, fa parte del progetto di Palazzo Marino 'Reinventing cities' ne prevede la riqualificazione completa. La scorse settimana Francesco Rocca, presidente della commissione Sicurezza e Verde del Municipio 4, aveva scritto alle Autorità chiedendo

"il ripristino della legalità e un concreto progetto di riqualificazione dell’ampia area dell’ex Macello per le palazzine Liberty dei civici 66, 64 e 62 di viale Molise. Negli ultimi mesi quel tratto di viale Molise è stato teatro di risse, atti vandalici e spaccio di droga. Abbiamo raccolto diverse testimonianze di residenti esasperati da questa situazione, in orario serale, il marciapiede adiacente agli edifici viene evitato anche a causa di assembramenti e presenza di individui che consumano alcol e droghe".

Sabato scorso la Lega ha tenuto un presidio per chiedere lo sgombero di Macao e la messa in sicurezza degli edifici.

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VIALE MOLISE, NELLA NOTTE INCENDIO IN PALAZZINE LIBERTY (FOTO 2)
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Lo stabile interessato dalle fiamme e l'intervento dei Vigili del Fuoco

VIALE MOLISE, NELLA NOTTE INCENDIO IN PALAZZINE LIBERTY (FOTO 6)
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Lo stabile interessato dalle fiamme e l'intervento dei Vigili del Fuoco (foto Mianews)

VIALE MOLISE, NELLA NOTTE INCENDIO IN PALAZZINE LIBERTY (FOTO 5)
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Lo stabile interessato dalle fiamme e l'intervento dei Vigili del Fuoco (foto Mianews)

VIALE MOLISE, NELLA NOTTE INCENDIO IN PALAZZINE LIBERTY (FOTO 4)
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Lo stabile interessato dalle fiamme e l'intervento dei Vigili del Fuoco (foto Mianews)

VIALE MOLISE, NELLA NOTTE INCENDIO IN PALAZZINE LIBERTY (FOTO 3)
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Lo stabile interessato dalle fiamme e l'intervento dei Vigili del Fuoco (foto Mianews)

VIALE MOLISE, NELLA NOTTE INCENDIO IN PALAZZINE LIBERTY (FOTO 1)
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Lo stabile interessato dalle fiamme e l'intervento dei Vigili del Fuoco

Cresce la paura dei residenti

“Quanto accaduto questa notte, l’avevamo previsto in anticipo avvisando del pericolo incombente e del problema grave rappresentato dalle occupazioni abusive, cresciute in numero e intensità negli ultimi mesi. Tutte cose scritte nero su bianco in una nostra delibera di Giunta municipale”. Lo afferma il Presidente del Municipio 4 di Milano Paolo Guido Bassi, in relazione all’incendio divampato questa notte nell'area dell'ex Macello di Milano. “Dalle prime notizie – fa sapere Bassi – fortunatamente non ci sarebbero state vittime. L’episodio però – sottolinea – rimane molto grave e non fa che accrescere la preoccupazione dei residenti, già colpiti dal grave fatto di sangue del 20 marzo scorso avvenuto proprio lì di fronte. Durante un recente incontro con il signor Questore, dal quale mi sono recato insieme all’on. Federica Zanella, fra le altre priorità, abbiamo proprio segnalato l’esigenza di uno sgombero il prima possibile per fermare degrado e violenze. A questo però – sottolinea il Presidente – deve accompagnarsi un serio intervento di messa in sicurezza delle palazzine, di proprietà del Comune di Milano, per evitare che l’intervento delle Forze dell’Ordine venga vanificato in poche ore, come già successo, da nuovi abusi. L’area  è oggetto del bando europeo ‘Reinventing cities’, ma non si può certo aspettare che parta il cantiere, per il quale ci vorrà un lungo lasso di tempo, senza che si faccia nulla. Ne va del decoro e soprattutto della sicurezza di un intero quartiere”.

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