emergenza Afghanistan

In arrivo a Milano 60 profughi afgani, tra loro le dottoresse di Fondazione Veronesi

Tra loro ci saranno anche 16 bambini, figli dei medici che collaborano con la fondazione milanese.

In arrivo a Milano 60 profughi afgani, tra loro le dottoresse di Fondazione Veronesi
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La città di Milano si è detta fin da subito disponibile all'accoglienza di parte dei profughi afgani che in queste ore (e nelle prossime settimane) sono in arrivo in Italia: ad appoggiare la decisione e dare un concreto aiuto è la Fondazione Veronesi che ospiterà i primi 60.

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Fondazione Veronesi ospiterà i primi profughi afgani

Lo avevano già annunciato ieri, ma in queste ore si sta concretizzando il progetto di Fondazione Veronesi di ospitare i primi profughi afgani in arrivo in Lombardia, specialmente a Milano: tra le 60 persone che verranno ospitate ci sono otto dottoresse della Fondazione Veronesi impiegate a Herat, riuscite a sfuggire al controllo dei talebani e tratte in salvo in quanto collaboratrici degli occidentali assieme alle loro famiglie (con 16 bambini in totale). Oltre a loro arriveranno a Milano anche una ventina di collaboratori dell'ambasciata italiana di Kabul.

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Tampone e quarantena

Indipendente dall'emergenza Afghanistan, che in questi ultimi giorni sta riempiendo le agende governative e amministrative, la pandemia Covid-19 ancora in corso richiede - naturalmente - sempre massima allerta. Per questo motivo tutte le persone che arriveranno dall'Afghanistan al loro arrivo in aeroporto italiano (per ora Fiumicino) verranno sottoposti a tampone e dovranno sottostare alla quarantena obbligatoria in un Covid Hotel sotto il controllo di Ats Milano, prima di essere accolti i uno dei centri di accoglienza che verranno messi a loro disposizione.

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Sala si muove per l'accoglienza

Ieri mattina il primo cittadino Beppe Sala ha fatto sapere che:

"Il Comune e la Prefettura di Milano, a cui il coordinamento nazionale per l'emergenza assegnerà una quota di nuclei familiari provenienti dall'Afghanistan (ai quali potrà essere riconosciuto lo status di rifugiati, in virtù del decreto legislativo n. 251 del 2007), hanno avviato la loro collaborazione.

Nei prossimi giorni raggiungeranno la nostra città alcune decine di cittadini afghani (con le proprie famiglie) che hanno collaborato con le Forze Armate, con l'Ambasciata italiana e con l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo in Afghanistan.

Il Comune, su richiesta della Prefettura di Milano e in collaborazione con gli Enti del Terzo settore (già oggi sono impegnati nei Centri di Accoglienza Straordinaria) sta individuando e verificando gli spazi adeguati, che non possono essere improvvisati perché devono essere dotati dei servizi minimi adeguati per l’accoglienza di nuclei familiari.

Penso che ciascuno debba fare la sua parte, piccola o grande che sia, davanti a un'emergenza epocale come quella afgana, e noi siamo orgogliosi di ciò che stiamo facendo."

 

 

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