Lotta allo spaccio

Il sedicente "boss" che spacciava cocaina all'infermiere in cambio di gel e mascherine

Sono 24 in tutto gli arresti effettuati dai poliziotti del Commissariato Comasina che hanno permesso di smantellare il giro di Euprepio Carbone, detto "Genny Savastano".

Il sedicente "boss" che spacciava cocaina all'infermiere in cambio di gel e mascherine
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Risale allo scorso 27 febbraio 2020, in piena prima ondata da Covid-19, l'intercettazione telefonica avvenuta tra il boss Euprepio Carbone e l'infermiere che, per pagarsi le dosi di cocaina, gli offriva in cambio gel sanificante e mascherine, all'epoca introvabili per chiunque:

"Ho smontato dalla notte... ascoltami... queste sono le mascherine... queste sono quelle chirurgiche e queste Fp3, capito? Questa è l’amuchina... va bene? Fanne quello che vuoi! Questo è disinfettante per le mani... questo è disinfettante chirurgico... costa un botto di soldi... ".

Il giro del boss "Genny Savastano"

Eupreprio Carbone, detto "Genny Savastano" per ispirazione alla nota serie televisiva "Gomorra", era stato arrestato lo scorso 4 marzo 2020, con 89 grammi di cocaina e 560 euro addosso. A quasi un anno di distanza, nel corso della giornata di ieri, martedì 9 febbraio 2021, la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 24 persone tra Milano, Monza, Torino, Bergamo e Sassari, di cui 18 finite in carcere e 6 agli arresti domiciliari, smantellando completamente il suo giro di traffici di droga.

L'operazione, condotta dai poliziotti del Commissariato Comasina, ha preso spunto dai servizi di controllo del territorio integrati dalle dichiarazioni di alcuni pentiti, e ha portato, d'intesa con la Procura della Repubblica e con la Squadra mobile, all'individuazione di tre livelli di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti nella zona a nord di Milano.

L'origine delle indagini

L’inchiesta ha disarticolato tre gruppi che si muovevano a livelli differenti, dallo smercio a domicilio di cocaina e marijuana alle forniture più corpose: quello italo/albanese, quello di Bruzzano e il gruppo di Cormano, guidato da “Genny Savastano”, insieme a Orco e Micky. Poi c’era la Bionda, il Cugino Willy, Lo Zar, Lo Zio, Collo e altri personaggi che gravitavano nel maxi traffico di droga.

Tutto è partito alla fine di ottobre del 2019 dal monitoraggio dei movimenti di Andrea Magni, “cavallino“ di Carbone che si spostava come una trottola da una parte all’altra della città (e nell’hinterland nord). Una volta che è stato catturato il complice, a quel punto, è stato proprio Carbone a prendere direttamente in mano la gestione dello spaccio al dettaglio. Fino al 4 marzo scorso, giorno della sua cattura.

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Gel e mascherine in cambio della coca

Un giro d'affari imponente quello costruito da Euprepio Carbone. Tra i suoi acquirenti figurava anche un infermiere tossico-dipendente. Quest'ultimo, in piena prima ondata da Covid-19, lo scorso 27 febbraio 2020, aveva proposto al boss originario di Francavilla Fontana una fornitura di gel sanificante per le mani e mascherine in cambio delle dosi di cocaina, poiché non aveva denaro contante per pagarlo. Le intercettazioni telefoniche inchiodano il fatto. L'infermiere si sarebbe reso protagonista di tali comportamenti nel corso del turno di notte portando via disinfettante chirurgico e mascherine professionali direttamente dall'ospedale. Articoli che nel corso della prima ondata erano introvabili e fortemente richiesti per proteggersi dal contagio da Covid-19.

 

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