Il rapper Baby Gang esce dal carcere e continua a dichiararsi innocente
La decisione è stata presa dal Tribunale del Riesame che ha accolto l'istanza presentata dal legale del 20enne.
A stabilire la liberazione di Baby Gang è stato il Tribunale del Riesame di Milano dopo tre settimane dall'arresto.
Torna libero Baby Gang
Torna libero il rapper 20enne Baby Gang: era in carcere dal 19 gennaio 2022 con l'accusa di aver commesso una serie di rapine assieme a due sue coetanei, il rapper 20enne Neima Ezza e il 18enne S.D. , per i quali erano stati disposti gli arresti domiciliari.
La decisione è stata presa dal Tribunale del Riesame che ha accolto l'istanza presentata dal legale del rapper che ne chiedeva da tempo la scarcerazione: la difesa ha sempre contestato il provvedimento accusato di essere basato su prove lacunose e errato riconoscimento fotografico da parte delle vittime.
Alla fine di gennaio la richiesta era stata negata
Alla fine di gennaio il Tribunale aveva negato la libertà a Zaccaria Mouhib (in arte Baby Gang) che è pertanto rimasto in carcere a Milano, nel penitenziario di San Vittore. Sia Baby Gang che Neima Ezza si sono sempre dichiarati innocenti, sostenendo di non essere mai stati nei luoghi delle aggressioni al momento delle rapine.
Neime Ezza, in risposta ella accuse che pendono su di lui, dopo l'arresto ha continuato a dichiarare la propria innocenza sostenendo che a dimostrarlo ci sarebbero le celle telefoniche e delle stories Instagram che lo ritraggono altrove rispetto ai luoghi delle rapine: per farlo aveva anche pubblicato una canzone sul suo canale YouTube.
Le accuse
Le accuse sono di aver aggredito e rapinato giovani vittime, in tre casi alle Colonne di san Lorenzo e in piazza Vetra, a maggio 2021: sarebbero state bloccate e colpite con pugni al petto e con schiaffi prima di essere derubate delle rispettive collanine d'oro. A luglio, infine, a Vignate (MI) due persone erano state avvicinate da due giovani, di cui uno armato, che avevano rubato loro denaro, auricolari e le chiavi dell'auto perché non li seguissero.