Il giallo della 21enne milanese morta in vacanza a Ibiza: un omicidio-suicidio?
Elena Livigni Jimenez è stata trovata priva di vita a Ibiza: per le amiche il fidanzato l'avrebbe spinta dal balcone per poi suicidarsi.
Elena aveva tanti sogni e progetti per il suo futuro: davvero si sarebbe suicidata durante una vacanza con il fidanzato? Per le sue amiche... assolutamente no, per la famiglia si è trattato di un tragico incidente, per gli inquirenti sono ancora aperte diverse ipotesi. Ciò che è certo è che la giovane è stata trovata priva di vita a soli 21 anni, precipitata misteriosamente dal balcone dell'albergo in cui soggiornava col fidanzato.
Una tragica morta con troppe ombre
Elena Livigni Jimenez aveva 21 anni: cresciuta a Milano tre anni fa si era diplomata al liceo classico europeo dell’Educandato statale Emanuela Setti Carraro Dalla Chiesa, l’ex Collegio delle Fanciulle. Elena era nata a Cartagena (Spagna) il 13 settembre 1999 e si era trasferita a Barcellona per studiare Global Governance alla prestigiosa Esade – Escola Superior d’Adiminstració i Direcció d’Empreses. Nella città spagnola conviveva con il fidanzato 26enne marocchino, anche lui studente, con il quale nei giorni scorsi si trovava in vacanza a Ibiza. Entrambi sono stati trovati morti, caduti dal balcone della stanza d'hotel in cui soggiornavano: l'ipotesi è che si sia trattato di un omicidio suicidio.
Per le amiche di Elena si è trattato di omicidio
Sono rimasti tutti sconcertati dalla notizia della morte della giovane ragazza, di appena 21 anni, con la passione per il mondo giuridico e per i viaggi. Una morte improvvisa e sconcertante, che nessuna avvisaglia aveva potuto anticipare. Per le amiche non c'è alcun dubbio: si tratta di omicidio-suicidio.
Per loro, che Elena la conoscevano bene, non si sarebbe mai suicidata, aveva tanti sogni e progetti per il suo futuro e alcun motivo per togliersi la vita. Le amiche sono certe che il fidanzato l'abbia spinta dal balcone (forse al culmine della lite udita dai testimoni) per poi gettarsi a sua volta nel vuoto. I loro corpi sono stati trovati privi di vita e non ci sono testimoni oculari di quanto avvenuto, ma ora le autorità competenti indagano per ricostruire l'effettiva dinamica dell'incidente.
I fatti
Secondo una ricostruzione di quanto avvenuto nella notte di giovedì 3 giugno 2021, verso le 4.30 del mattino, Elena Livigni Jimenez è caduta dal balcone del quarto piano dell'albergo Torre de Mar, nella zona turistica di Paya d'en Bossa, a Ibiza. Il suo corpo è stato trovato poco lontano da quello del fidanzato, anche lui precipitato dal balcone.
All'avvio delle indagini l'ipotesi era che si fosse trattato di un duplice suicidio ma nell'arco di questi giorni si è fatta strada l'ipotesi dell'omicidio-suicidio: il 26enne avrebbe prima spinto Elena dal balcone facendola precipitare per circa 15 metri nel vuoto per poi gettarsi volutamente dallo stesso.
Secondo le indagini ci sarebbero alcuni testimoni che durante la notte avrebbero sentito urla e forti rumori per una violenta lite che stava avvenendo proprio nella camera d'albergo dove i due soggiornavano.
Per la madre di Elena si è trattato di un incidente
Per il momento, seppur l'ipotesi dell'omicidio-suicidio sia tra quelle possibili, non si esclude alcuna strada. Gli inquirenti non hanno trovato le prove di precedenti maltrattamenti del 26enne nei confronti della giovane studentessa: i due stavano insieme da qualche mese e per la madre di Elena "stavano bene e si amavano".
Dopo giorni di silenzio la madre della 21enne (originaria di Cartagena, professoressa di lingua spagnola all’Università Bocconi) si è pronunciata dichiarando di non credere né all'ipotesi del doppio suicidio né a quella dell'omicidio-suicidio: per lei si tratterebbe di un "tragico incidente", ritenendo più probabile che Elena abbia perso l’equilibrio e che il fidanzato disperato l’abbia seguita cercando di salvarla ma morendo a sua volta.
Una tragedia inimmaginabile dunque, che nessun presagio aveva anticipato ma che ora necessita di chiarezza.
Giordana Liliana Monti