Il corteo no Green pass a Milano tenta l'assalto alla Stazione Centrale: il bilancio della giornata è 4 fermati e 5 feriti
Erano circa 5mila i manifestanti che nel pomeriggio di sabato 9 ottobre 2021, come ogni settimanale appuntamento, si sono trovati in strada.
Come ogni sabato a Milano hanno sfilato i manifestanti no Green pass: il 9 ottobre 2021 diversi si sono recati - anche dal capoluogo meneghino - a Roma, dov'era stata indetta una manifestazione nazionale e dove si è verificata una vera e propria "guerriglia urbana" con scontri tra Polizia e manifestanti e l'assalto alla CGIL.
(Foto e video pubblicati sul gruppo Facebook "No Green pass, adesso basta, movimento italiano apoltico")
5mila manifestanti in strada
Erano circa 5mila i manifestanti che nel pomeriggio di sabato 9 ottobre 2021, come ogni settimanale appuntamento, si sono trovati in strada, in diversi punti della città. Viste le ultime manifestazioni, che anche a Milano si sono fatte sempre più agitate, le forze dell'ordine si erano posizionate all'ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II e nei pressi degli accessi della piazza, per evitare che il corteo li raggiungesse.
Qualcuno dei presenti inforcava una bandiera tricolore, apparentemente le uniche bandiere presenti, con tanto di striscioni contro il certificato verde e le vaccinazioni.
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Corteo non autorizzato minaccia di bloccare la Stazione centrale
Il corteo - anche questa volta non autorizzato - è arrivato a piazza San Babila, corso Venezia fino a Buenos Aires, bloccando il traffico e il passaggio dei mezzi pubblici. Una volta giunto in stazione centrale il cordone ha minacciato di bloccare il traffico ferroviario, motivo che avrebbe spinto le forze dell'ordine in tenuta antisommossa a caricare la folla. Dirottato altrove il corte ha continuato la sua marcia verso piazza della Repubblica, tornando poi verso San Babila e piazza Duomo, dove si è conclusa la protesta ormai al buio della sera.
Quattro persone fermate
Anche questa volta la Polizia ha fermato e identificato quattro manifestanti, effettuando accertamenti al fine di verificare se vi siano gli elementi necessari per denunce o arresti nei loro confronti. Secondo quanto raccontato dalla Questura di Milano i fermi sono maturati in occasione di sporadici contatti tra manifestanti e forze dell'ordine che hanno tutelatogli obiettivi sensibili.
Oltre a un Agente ferito durante i piccoli scontri avvenuti sabato, altre quattro persone hanno richiesto l'intervento dei sanitari: si tratta di due manifestanti urtati da due veicoli mentre occupavano deliberatamente la sede stradale, una signora in corso Venezia trasportata poi in codice verde all'Ospedale Fatebenefratelli e un uomo in piazza San Gioachino.
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Presente anche Gianluigi Paragone
Alla manifestazione di sabato era presente anche l'ex candidato sindaco Gianluigi Paragone che in un video diffuso su Facebook poche ore dopo ha dichiarato:
"Io oggi ho accompagnato un amico che non aveva mai partecipato a queste manifestazioni, che sono partecipate da persone "normali". Non ci sono stati disordini a Milano, nonostante l'alta partecipazione, la stampa ha travisato quanto successo.
Io non sono dell'idea che bisogna romanizzare tutte le manifestazioni perché finisce sempre così. A Roma c'è sempre qualcuno che ha interesse a rovinare le manifestazioni che saranno una costante, mi auguro che non si fermino mai a Milano fino all'eliminazione del Green pass.
A Roma qualcuno voleva rovinare la rivendicazione della manifestazione che è sacrosanta, perchè questo Green pass è una vigliaccata che discrimina ed è contro la legge.
Queste manifestazioni ci saranno sempre, devono esserci, perchè non possiamo accettare che ci sottraggono pezzi di diritti perchè hanno deciso di giocare una partita meschina. Chi pensa, sporcando le manifestazioni, di dare al giornalismo i titoli per cui dentro ci sono i violenti, non posso che vedere un disegno dietro di chi vuole che queste manifestazioni siano raccontate come manifestazioni di gente violenta. Continuiamo a fare manifestazioni in Italia piuttosto che romanizzarle sempre.
Il 15 inizierà a vigore il più bastardo e vigliacco dei provvedimenti, il Green pass, ed è un po' difficile che la pace sociale sia mantenuta, ci saranno scioperi e forse qualche tensione da chi sta rivendicando il proprio spazio di dissenso per difendere ritti costituzionalmente garantiti".