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"E' stata un'esperienza incredibile": Il Chacho Rodrigrez saluta la sua Olimpia Milano

E' il giorno che tutti i tifosi biancorossi non volevano mai arrivasse: Sergio Rodrigez, in arte il "Chacho", ha salutato dopo tre anni il suo popolo dell'Olimpia Milano.

"E' stata un'esperienza incredibile": Il Chacho Rodrigrez saluta la sua Olimpia Milano
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Dopo tre anni di gioie e qualche dolore, tutti condivisi con i suoi tifosi, il Chacho Rodrigrez saluta la sua Olimpia Milano. (immagini: Olimpia Milano)

Il Chacho Rodrigrez saluta la sua Olimpia Milano

ASSAGO - E' il giorno che tutti i tifosi biancorossi non volevano mai arrivasse: Sergio Rodrigez, in arte il "Chacho", ha salutato dopo tre anni il suo popolo dell'Olimpia Milano. Come tifoso (sfegatato oltre ogni misura) non posso che unirmi alle lacrime di commozione in questa giornata triste e al tempo stesso bellissima, in cui si celebra un grande campione (e mi fermo qui, che di più non riesco a scrivere...)

Il video di saluto ai tifosi

Come riporta Giornale dei Navigli, dopo il comunicato di rito da parte della società, già pregno di commozione, è arrivato anche il video di saluto da parte del co-capitano della squadra di basket 29 volte campione d'Italia.

Video: Olimpia Milano

"Ci sono luoghi che restano per sempre nei nostri ricordi: posti speciali che ti segnano per tutta la vita!

È difficile per me dire addio a una città in cui io e la mia famiglia ci siamo sentiti molto felici. E questi non sono stati anni facili in nessuna parte del mondo.

Milano ci ha accolto sin dal primo giorno con un affetto immenso che ci ha affascinato. Oltre ad essere una città stupenda, in questi tre anni abbiamo goduto della qualità della vita e del benessere che una città così cosmopolita ci ha offerto.

Milan l’è un gran Milan!

Grazie Ettore per aver pensato a me per iniziare questo progetto. È stata un'esperienza incredibile che ci ha permesso di competere ai massimi livelli e raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Mi sono divertito molto, ho imparato e, come padrino di mio figlio, abbiamo ancora molte cose da condividere.

Giocare al Forum con la maglia dell'Olimpia è stato fantastico. La mia ultima partita con la vittoria dello Scudetto in casa è stata il tocco finale di questi anni!

Durante tutto questo tempo ho condiviso momenti emozionanti con i miei colleghi, con i tecnici, con il resto dei professionisti che compongono questa famiglia e, ovviamente, con i nostri tifosi che ci hanno sempre sostenuto.

Grazie, davvero, a tutti!

Voglio anche ringraziare dal profondo del mio cuore sia il Signor Armani che il Presidente Dell’Orco per l'affetto che ci hanno sempre mostrato. La vostra presenza e la vostra fiducia ci hanno dato la forza necessaria. Sono molto orgoglioso di aver fatto parte della vostra squadra. Grazie!

Ce ne andiamo con un ricordo indelebile della nostra vita a Milano. Dal punto di vista sportivo, personale e familiare è stato un momento meraviglioso. Abbiamo un figlio di Milano e le nostre figlie partono con l'Italia nei loro cuori, ricordi e amici per sempre.

Grazie mille Olimpia e Milano per aver creduto in me e per averci dato tanto affetto!

Forza Olimpia! @olimpiamilano1936"

Questo il messaggio affidato ai social dal Chacho.

Giorgio Armani saluta e ringrazia il Chacho

Così il Signor Giorgio Armani ha commentato la partenza da Milano di Sergio Rodriguez: “Il Chacho è stato un Capitano esemplare per comportamento, dedizione alla squadra, altruismo. Per tre anni ha contribuito a farci vincere e divertire con stile ed eleganza aggiungendoci quel pizzico di sano agonismo che tanto piace ai nostri tifosi. Oggi ci lascia con lo stesso spirito. Per questo non è un giorno triste ma un giorno in cui celebrare i nostri tre anni insieme. E poi lui e la sua famiglia saranno sempre parte di noi”.

Le parole di ringraziamento dell'Olimpia Milano

"Da dove cominciamo Chacho Rodriguez? Da quel giorno di luglio del 2019 quando ha varcato la soglia del Mediolanum Forum chiamandolo casa. La sua casa. Da avversario l’aveva visto e sentito molto più caloroso di quanto fosse la percezione pubblica. Nel giro di tre anni ha potuto dire, “Visto? Avevo ragione io”. Chacho Rodriguez, non serve aggiungere altro. Scegliendo Milano ha cambiato la storia, la chimica del club, ha dato un segnale. Se Rodriguez, uno che gioca con il motore al massimo dei giri, uno che ha sempre giocato ai massimi livelli, per vincere, sceglie Milano qualcosa vuol dire. E’ la convalida di un progetto. Dopo hanno scelto Milano in ordine sparso, Luis Scola, Kyle Hines, Gigi Datome, Nicolò Melli. Ma tutto è cominciato con Sergio Rodriguez. Praticamente dopo le Final Four di Vitoria che aveva vinto da protagonista con il CSKA. Voleva un posto diverso. Milano l’ha convinto. La storia è cambiata lì, è cambiata così.

Ha vinto quattro trofei, ha portato la squadra alle Final Four di EuroLeague. Dopo la sconfitta in semifinale di Coppa Italia alla vigilia della pandemia, l’Olimpia ha vinto la Supercoppa, la Coppa Italia, ha conquistato le Final Four, ha vinto un’altra Coppa Italia e infine lo scudetto. L’unica delusione è stata la finale del 2021, quello 0-4 frutto di tante ragioni, inclusa la bravura avversaria in quei sette giorni di battaglie combattute senza tanta energia fisica e mentale. “E’ sempre difficile dopo una Final Four – ha detto, parlando con la voce dell’esperienza – Dai tutto per pochi giorni, poi finisce e mentalmente hai finito anche te. Invece nel giro di 48 ore devi andare a giocare per lo scudetto”. I playoff di quest’anno li ha giocati come se per lui rappresentassero una missione. Sono diventati una testimonianza della sua grandezza. Ha giocato per il titolo e per la sua personale eredità. L’ultimo sforzo per coronare un ciclo, l’ultima impresa per diventare eterno, amato, indimenticabile. Il Chachismo non era solo quello che aveva costruito a Madrid. Il Chachismo ha conquistato anche Milano. E Milano ha conquistato lui. Nell’implorazione della folla, dopo lo scudetto, c’era tutto l’amore di un popolo per un simbolo. Che se ne vada è doloroso. “Dobbiamo assorbire il colpo”, come ha detto Coach Ettore Messina. Ma c’è anche una parte bella, romantica in questo. Chacho va via, ma va via da eroe".

 

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