ordinata l'ispezione

Il caso dell'imprenditore russo evaso da Basiglio: il Ministro Nordio chiede chiarezza

La Corte d'Appello di Milano dovrà spiegare perché Artem Uss si trovava ai domiciliari piuttosto che in carcere

Il caso dell'imprenditore russo evaso da Basiglio: il Ministro Nordio chiede chiarezza
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Carlo Nordio, Ministro della Giustizia, ha richiesto accertamenti sul caso di Artem Uss, l'imprenditore evaso da Basiglio il 22 marzo per evitare l'estradizione negli USA e che una decina di giorni fa ha fatto sapere di essere tornato in Russia.

Nordio chiede chiarezza sul caso dell'imprenditore evaso

MILANO - Il Ministro della Giustizia italiana vuole capire il motivo per il quale la Corte d’Appello di Milano abbia sottoposto l'imprenditore Artem Uss, arrestato per frode bancaria, riciclaggio e contrabbando di petrolio e tecnologie militari, agli arresti domiciliari piuttosto che destinarlo a scontare la sua pena in carcere.

L'inizio dei domiciliari

Il 2 dicembre, infatti, l'imprenditore è stato dotato di braccialetto elettronico e poi accompagnato in un appartamento affittato dalla moglie a Basiglio, da cui poi è evaso, ancora bisogna capire come e grazie all'aiuto di chi.

Sembra infatti che siano stati 6 o 7 i suoi complici, coloro che lo hanno aiutato a raggiungere in auto il confine sloveno senza essere rintracciato, e da dove poi Uss avrebbe preso un volo per raggiungere la Russia. 

La fuga in Russia

Che adesso si trovi lì è stato lui stesso ad annunciarlo tramite le stesse autorità russe, che hanno comunicato che l'imprenditore ha deciso di tornare in patria dopo che l'Italia ha accettato la richiesta di estradizione degli Stati Uniti, e che per questo l'uomo abbia smesso di nutrire fiducia nei confronti del nostro sistema giudiziario. 

Meloni: "non è colpa del Governo"

Il 13 aprile il caso ha raggiunto anche l’audizione al Copasir della premier Giorgia Meloni. Alcune indiscrezioni hanno attribuito alla presidente del Consiglio la frase: "Non è stata colpa del Governo, ma di un altro organo dello Stato" in riferimento all’evasione, ma il presidente dell’organismo Lorenzo Guerini ha affermato che quelle dichiarazioni "non sono mai state pronunciate in seduta e pertanto sono da considerarsi prive di fondamento".

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