I commercialisti della Lega interdetti a vita dai pubblici uffici
Condanna addirittura più alta rispetto alle richieste della Procura.
Il Gup Guido Salvini al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato ha condannato i due ex revisori contabili della Lega in Parlamento: 5 anni per Alberto Di Rubba, 4 invece per Andrea Manzoni. Prevista anche, come pena accessoria, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. I due dovranno inoltre versare un risarcimento di 150mila euro a Lombardia Film Commission, fondazione partecipata dalla Regione e dal Comune di Milano, nonché parte civile del processo, e uno di 25mila euro per il Comune. Secco in commento della difesa: "Massimo rispetto per la sentenza e massimo dissenso".
Condannati commercialisti della Lega
Disposta anche la confisca di porzioni di due villette sul lago di Garda riconducibili agli imputati fino a 300mila euro, pari alla metà del loro valore d'acquisto. I due immobili si trovano a Desenzano del Garda, nel bresciano, presso il Green Residence Sirmione ed erano già stati sequestrati dalla Finanza nel corso delle indagini.
Al centro dell'inchiesta l'operazione che nel 2017 portò Lombardia Film Commission a sborsare 800mila euro di fondi pubblici per l'acquisto di un capannone di Cormano, dove trasferire la propria sede legale e operativa.
Drenare risorse pubbliche
Una compravendita effettuata secondo l'accusa a prezzi gonfiati, con l'unico obiettivo di drenare risorse pubbliche. Lo stesso capannone - secondo quanto emerso dalle indagini - era stato acquistato 11 mesi prima a 400mila euro, dalla società Andromeda, riconducibile al commercialista Michele Scillieri - titolare dello studio dove nel 2017 venne domiciliato il movimento "Lega per Salvini premier" - che ha già patteggiato la pena a 3 anni e 4 mesi di carcere. Fu quindi rivenduto a Lombardia Film Commission a prezzo raddoppiato.
Risarcimento anche per la nuova gestione di Lombardia Film Commission, che si è vista riconoscere una provvisionale di 150mila euro in attesa del giudizio separato in sede civile. Fonti del Carroccio precisano che il partito risulta estraneo al procedimento e ribadiscono la convinzione che Di Rubba e Manzoni sapranno dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati.