Haters irrompono nella diretta social e le insultano: “Lesbiche, dovete morire nei forni”
Ennesimo episodio di intolleranza ai danni di due giovani ragazze: "Ecco lo schifo che noi e tantissime altre persone devono subire ogni volta".
Haters irrompono nella diretta social e le insultano: “Lesbiche, dovete morire nei forni”.
Haters irrompono nella diretta social e le insultano: “Lesbiche, dovete morire nei forni”
Ennesimo episodio di intolleranza ai danni di due giovani influencer: “Ecco lo schifo che noi e tantissime altre persone devono subire ogni volta”.
“Lesbiche di m…a, dovete morire nei forni”
Una vergogna senza fine, con l’omofobia che si mischia all’antisemitismo in un cocktail che lascia senza parole. Il tutto nella settimana in cui si è riacceso il dibattito sul Disegno di legge Zan contro l’omotransfobia. A subire questi pesanti insulti sono state Erika Mattina, di Brugherio, e la compagna Martina Tammaro, entrambe poco più che ventenni. L’ultimo episodio in ordine di tempo (come hanno raccontato loro stesse) risale a martedì 13 aprile 2021.
Erano in diretta sui social
Come riporta "Prima La Martesana", le giovani stavano facendo una diretta sui social: “Diverse persone sono intervenute e hanno iniziato a esternare tutto il loro odio nei nostri confronti – hanno spiegato – Ci hanno augurato di bruciare, poi c’è chi ci ha chiamato p…..e, chi malate, chi stronze. E, ovviamente, il termine ‘lesbiche’ viene utilizzato come dispregiativo nei nostri confronti, anche se il termine in sé non ha alcun brutto significato”.
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Hanno raccontato l’esperienza sui social, come fanno sempre
Mattina e Tammaro hanno raccontato quanto accaduto sulla loro pagina Facebook “Le perle degli omofobi”:
“Il nostro pensiero va sempre alle persone che magari non hanno la nostra stessa forza, non hanno delle famiglie pronte ad aiutarle, non hanno amici o parenti pronti ad ascoltarli, e si ritrovano da soli a dover far fronte a insulti, minacce e auguri di morte del genere – hanno proseguito – Come reagirebbero?”
Alcune settimane fa le due ventenni avevano vinto una causa in Tribunale proprio contro un haters.