Glicine di piazza Baiamonti: arrivano i funzionari comunali e il comitato insorge
I funzionari del Comune sono giunti stamani nel giardino di Via Montello per la presa in consegna dell’area ma ad attenderli la protesta di numerosi ambientalisti
"Considero oggi la giornata conclusiva di questo percorso, quindi spero e ritengo che tutto possa andare bene”, aveva detto il sindaco Sala appena 24 ore fa dopo aver incontrato i cittadini del comitato di zona ma evidentemente il comitato Baiamonti Verde Comune non era per nulla convinto della proposta del sindaco.
Arrivano i funzionari in piazza Baiamonti e il comitato protesta
MILANO - Il sindaco Sala ieri, martedì 30 maggio, ha incontrato i cittadini del comitato di zona che diverse volte hanno manifestato per salvare il glicine insieme ad alcuni tigli, un nespolo e altri arbusti. A loro Sala ha formulato una proposta che prevede di salvare “integralmente" il glicine, "verrà potato per permettere i lavori, ma in un paio di anni esattamente tornerà come oggi”, spiegava il sindaco dopo l'incontro dove aveva presentato la proposta che secondo lui sembrava avesse riscontrato positività.
L'arrivo dei funzionari del Comune
Così i funzionari del Comune di Milano sono giunti stamani nel giardino di Via Montello al centro del dibattito sulla protezione del glicine e dei quattro tigli presenti per la presa in consegna dell’area, destinata a ospitare il nuovo museo della Resistenza. L’atto era previsto originariamente per lunedì 29, poi rimandato ad oggi.
Ad attenderli la protesta di numerosi ambientalisti
Nell’area, sin dal mattino, numerosi gli ambientalisti presenti che hanno intonato cori e canti riuniti in cerchio per protestare in maniera pacifica, nonostante qualche momento di tensione all'arrivo dei funzionari, contro il progetto anche dopo la proposta del Comune, illustrata ieri dal sindaco Giuseppe Sala, che prevede di salvare gli alberi presenti con una modifica al progetto.
Le parole del Comitato Baiamonti Verde Comune
“Per noi la vittoria di ieri è una vittoria di Pirro, un compromesso. Come Baiamonti Verde Comune ci siamo presi cura dell’area e abbiamo sempre avuto una posizione precisa e coraggiosa, perché chiediamo che tutta la zona sia annessa al Giardino Lea Garofalo: qui l’obiettivo non è salvare i singoli elementi botanici, la questione è proprio salvaguardare le aree verdi e infrastrutture della città in un momento di profonda crisi climatica”, ha detto Margherita Del Piano del Comitato Baiamonti Verde Comune.
Perplessità anche da parte del gestore del circolo reduci e combattenti
Non solo il giardino di Via Montello, però. L’adiacente Circolo reduci e combattenti, abituale luogo di ritrovo degli abitanti della zona, subirà una riduzione dell’area esterna: “Togliendoci il giardino ci toglieranno una zona vitale: se io non riuscirò a continuare la mia attività, di conseguenza, il circolo dei combattenti non ci sarà più. Sono quello che gestisce questo luogo e si prende cura di questo glicine da 13 anni, rispettiamo quanto indicato ma vogliamo parlare con il Comune” ha detto Nunzio Taccardi, gestore del circolo da più di un decennio.
Il dibattito continua...
Il glicine, i quattro tigli, il giardino e il circolo continuano quindi ad essere al centro del dibattito cittadino: i prossimi passi formali saranno, come comunicato dai funzionari presenti, quelli della consegna della zona al Ministero della cultura competente in materia che provvederà ad avviare fisicamente il cantiere e i lavori che porteranno alla costruzione del nuovo museo della Resistenza.