Gli attivisti di "Tende in piazza" protestano davanti a Palazzo Marino dopo lo sgombero dell'ex Splendor
La nuova occupazione è una protesta agli sgomberi e l'ennesima richiesta di risposte al Comune
Gli attivisti di "Tende in piazza" non si sono fermati di fronte allo sgombero dell'ex cinema Splendor avvenuto ieri mattina, così nel pomeriggio si sono spostati a Palazzo Marino.
Continua la protesta dli attivisti di "Tende in piazza"
MILANO - Continua la protesta contro il caro affitti degli attivisti di "Tende in piazza".
La prima tenda era comparsa al Politecnico di Milano, lo scorso 4 maggio. Una studentessa bergamasca di 23anni, Ilaria Lamera, ha deciso di vivere in tenda perché non riusciva più a sopportare i costi insostenibili degli affitti che la nostra città impone. #scoppiamolabolla» è il suo motto.
Poi lo scorso sabato, gli attivisti erano approdati all'ex cinema Splendor, con l'obiettivo di restituire alla città uno spazio inutilizzato dal 2007 e di discutere del tema degli affitti troppo cari.
Uno sgombero "surreale"
La speranza degli attivisti era quella di poter rimanere nella struttura per tutta la settimana e organizzare incontri con altri movimenti, come Fridays for Future, o convertire le sale del cinema in aule studio.
Tuttavia, ieri mattina le loro speranze sono state spezzate con uno sgombero coordinato dalle forze dell'ordine. Undici ragazzi sono stati denunciati per occupazione abusiva e il loro accampamento è stato sgomberato.
Gli attivisti hanno definito lo sgombero surreale, sottolineando che sono state impiegate più di cinque camionette per sgomberare una decina di studenti. L'azione dello sgombero ha suscitato indignazione negli attivisti, che avevano un incontro programmato con il sindaco Beppe Sala e l'assessore alla Casa Pierfrancesco Maran proprio sul tema degli affitti troppo cari.
Lo scenario si è quindi trasformato e i ragazzi si sono spostati a Palazzo Marino.
Il presidio si sposta a Palazzo Marino
Al presidio c’è stata una “inaspettata partecipazione” stando alle parole degli organizzatori. “La casa è un diritto, non un privilegio” è lo slogan dei manifestanti, alcuni dei quali (circa una ventina) erano intenzionati a passare la notte nelle tende davanti a Palazzo Marino.
L'azione di piantare nove tende in piazza Scala ha un significato simbolico che rappresenta la protesta contro la politica degli sgomberi e la richiesta di una presa di posizione da parte del Comune.
“Siamo venuti qui davanti oggi perché Sala e Maran hanno le mani in pasta quanto il governo Meloni che tanto odiano - ha spiegato Pietro di Tende in Piazza -. Non ci vanno bene le proposte che ci hanno fatto finora, troviamo che la proposta sul canone concordato porto comunque a validare dei prezzi di mercato troppo alti e che la proposta sullo studentato diffuso sulle case popolari sfitte sia un’ assurdità”.