Indagini dei carabinieri

Furti di rame e materiali edili nelle aziende: 11 arresti

Le indagini hanno accertato 31 furti consumati e tentati e 4 episodi di ricettazione per un danno patrimoniale complessivo di oltre 200mila euro.

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Furti di rame e materiali edili nelle aziende: 11 arresti.

Furti di rame e materiali edili nelle aziende: 11 arresti

MILANO – Alle prime ore dell’alba, nelle province di Milano, Novara, Gorizia e Pavia, i carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno eseguito 11 decreti di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla Procura di Monza, nei confronti di 10 stranieri di etnia rom e un italiano (di età compresa tra i 21 e i 60 anni), tutti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati e ricettazione di rame, ottone, bronzo, svariati utensili da lavoro per cantieri edili ai danni di ditte e grandi attività commerciali delle province di Milano e Monza Brianza.

 

Indagine partita da un furto di rame in una ditta lo scorso gennaio

L’indagine, avviata dalla Tenenza di Paderno Dugnano a seguito di un furto di rame avvenuto a gennaio ai danni di una ditta in quel comune, ha consentito di accertare poi 31 furti consumati e tentati e 4 episodi di ricettazione, per un danno patrimoniale che ammonta, complessivamente, a oltre 200mila euro.

Accurati e ripetuti sopralluoghi per individuare gli obiettivi

I ladri individuavano gli obiettivi da colpire dopo mirati sopralluoghi, durante l’ordinario orario di lavoro delle aziende, con il pretesto di verificare la disponibilità di materiale ferroso da poter recuperare, salvo poi tornare, durante i periodi di chiusura delle ditte, sfondando i varchi di accesso con mezzi rubati e razziare la merce che veniva successivamente ceduta a terzi ricettatori compiacenti (di cui uno destinatario di fermo).

Identificati dai carabinieri tutti i responsabili e basisti dei furti

L’attività durata tre mesi ha permesso ai carabinieri di identificare tutti i responsabili e basisti dei furti, documentando gli episodi di ricettazione (con il recupero di svariata refurtiva, materiale elettronico, attrezzi da lavoro del settore edile, meccanico e giardinaggio) e di spartizione dei proventi, che avvenivano, alla luce del sole, nella base operativa degli indagati, localizzata in un parcheggio vicino ai palazzi di via Bolla a Milano.

 

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