Fuoco a Malpensa: l'uomo fermato aveva già colpito a Milano
Il 28enne aveva già precedenti per atti vandalici e tentativi di imbarco con documenti falsi

L'episodio di violenza che ha scosso il Terminal 1 dell'aeroporto di Malpensa ha ora un nuovo capitolo: è stato convalidato l'arresto del 28enne Aboubakar Traoré. L'uomo è accusato di danneggiamento aggravato. I nuovi elementi emersi dalle indagini svelano i retroscena di un attacco che, come testimoniato dalle forze dell'ordine, non è stato un evento isolato.
Fuoco a Malpensa: l'uomo fermato aveva già colpito a Milano
MILANO - Nel corso dell'udienza, sono stati confermati i recenti precedenti di Traoré. Non era infatti la prima volta che il giovane si presentava in aeroporto. Solo pochi giorni prima, il 16 agosto, aveva tentato di imbarcarsi per l'Arabia Saudita con un passaporto che è stato poi scoperto essere falso. Il documento gli era stato prontamente ritirato.
Un altro atto vandalico
L'uomo era stato inoltre denunciato la settimana scorsa a Milano per aver preso a martellate una vetrina, un atto di danneggiamento che anticipava la sua furia a Malpensa.
L'attacco a Malpensa
Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo, in evidente stato di alterazione, avrebbe agito per una sorta di "vendetta" dopo che gli era stato negato l'imbarco. Dopo aver distrutto diversi monitor, ha gettato del liquido infiammabile sui banchi del check-in, appiccando un incendio. La sua aggressione è stata fermata grazie al coraggioso intervento di un dipendente Sea e di alcuni passeggeri, che lo hanno bloccato prima dell'arrivo della Polizia.
I Vigili del Fuoco hanno domato rapidamente le fiamme, mentre l'uomo è stato preso in custodia e l'area è stata messa in sicurezza.
La decisione del giudice
Il giudice ha motivato la decisione di mantenere l'uomo in carcere con il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, data la sua crescente aggressività.