imprenditore evaso

Fuggito dal Milanese con l'aiuto di sette complici ora fa ciao ciao dalla Russia

Lo ha comunicato lui stesso, dicendo di non fidarsi della giustizia italiana

Fuggito dal Milanese con l'aiuto di sette complici ora fa ciao ciao dalla Russia
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L'imprenditore evaso poche settimane fa dai domiciliari nel milanese è tornato in Russia. Proseguono le indagini per individuare i complici.

Evaso dal milanese fa ciao ciao dalla Russia

MILANO - Artem Uss, l'imprenditore che lo scorso 22 marzo è evaso dagli arresti domiciliari a Basiglio è tornato in Russia. Ed è stato proprio lui a comunicarlo, giustificandosi dicendo di nutrire una mancanza di fiducia nei confronti del sistema giudiziario italiano, che aveva concesso la sua estradizione all'America.

"Il tribunale italiano, sulla cui imparzialità inizialmente contavo, ha dimostrato la sua chiara partigianeria politica e di essere pronto a piegarsi alle pressioni delle autorità statunitensi".

I legali russi confermano

La conferma è arrivata anche dai suoi legali russi, che hanno comunicato che Uss si è presentato volontariamente al dipartimento investigativo del Ministero dell'Interno. Uss, però, in Russia non è stato arrestato: nei suoi confronti è stato soltanto emesso un mandato che gli impedisce di lasciare il Paese.

Sembra, dunque, una richiesta indiretta dell’utilizzo del mandato di cattura e richiesta di far rientrare Uss nel Paese come semplice escamotage per non consegnarlo agli americani.

I mandati a carico dell'imprenditore

A carico dell'imprenditore, oltre alla richiesta di arresto ed estradizione da parte degli Stati Uniti, anche una richiesta sempre di estradizione ma da parte della Russia, per reati finanziari. La richiesta era stata presentata all'Italia giorno dopo l'arresto e anche Uss aveva accettato.

Quindi, se è vero che l'imprenditore si trova in Russia, le autorità locali dovrebbero eseguire questo mandato di cattura arrivato in Italia, dando l’impressione che fosse strumentale per evitare la consegna all’America.

Si indaga sui complici

Nel frattempo la Procura aveva già aperto un'inchiesta sulla sua evasione, per individuare gli agenti che hanno concesso e in qualche modo aiutato l'imprenditore nella fuga: l'uomo ha raggiunto il confine con l'est e ha poi raggiunto la Russia, probabilmente in aereo.

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