5mila files nei suo telefoni

Filmava i bambini nei bagni dell'aeroporto di Linate: arrestato 30enne

Una bambina ha notato un telefono posto tra i due divisori dei bagni e lo ha riferito immediatamente alla madre che ha allertato la polizia

Filmava i bambini nei bagni dell'aeroporto di Linate: arrestato 30enne
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E' stato beccato mentre filmava i bambini nei bagni dell'aeroporto milanese di Linate. Il 30enne aveva nascosto un telefono tra i due divisori dei bagni ma una bambina lo ha scoperto.

Arrestato 30enne a Linate mentre filmava i bambini nei bagni dell'aeroporto

MILANO - Un cittadino italiano di 30 anni è stato arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Stato con l'accusa di detenzione di materiale pornografico realizzato utilizzando minori.

Il padre di una bambina lo ha segnalato agli agenti

Nei giorni scorsi, i poliziotti della Polaria di Linate sono intervenuti presso il bagno del salone arrivi dell’aeroporto milanese in quanto era stata segnalata una persona intenta a filmare dei bambini.

Sul posto, gli agenti hanno trovato ad attenderli il padre di una bambina che ha riferito di un uomo che, dall’interno di una toilette nel bagno delle donne, aveva filmato la moglie e la figlia minore mentre erano intente ad utilizzare il bagno pubblico.

Il telefono era nascosto nei bagni delle donne

La piccola vittima aveva, infatti, notato che vi era un telefono posto tra i due divisori dei bagni e lo aveva riferito immediatamente alla madre la quale ne aveva parlato col marito con il quale ha deciso di chiamare la Polizia.

Fermato dopo un tentativo di fuga

L’uomo segnalato, che avendo ascoltato la conversazione ha tentato di scappare, è stato immediatamente inseguito e bloccato dai poliziotti per essere sottoposto a perquisizione: il 30enne ha spontaneamente mostrato il contenuto del proprio telefono cellulare, per dimostrare l’assenza di tracce di attività.

I poliziotti hanno, quindi, proceduto a controllare il contenuto dello zaino ed hanno trovato un secondo telefono, privo di SIM, all’interno del quale sono state trovate numerose riprese di parti intime di differenti donne e minori, ripresi di nascosto non solo all’interno di bagni pubblici ma anche di spogliatoi di impianti sportivi; oltre ai filmati realizzati dall’autore del reato, la successiva analisi dei dispositivi sequestrati ha consentito di accertare la frequentazione, da parte dell’arrestato, di gruppi telematici noti per i contenuti pedopornografici.

Nella sua abitazione altri devices con foto e video

La successiva perquisizione domiciliare, nella provincia di Como, ha consentito di rinvenire altri tre telefoni, un tablet e un personal computer: a seguito di analisi forense, sono stati estrapolati circa 5mila files, tra filmati e foto a sfondo pedopornografico, e un numero considerevole di filmati autoprodotti relativi a minori all’interno di bagni e spogliatoi.

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