Esultano i residenti di corso Garibaldi: imposto alle 22 il divieto d'asporto e alle 24 la rimozione dei tavoli dei bar
Una sentenza storica del Tar assicura il diritto al riposo notturno ai residenti della zona, a discapito della già traballante economia dei locali.
Una sentenza storica del Tar assicura il diritto al riposo notturno ai residenti della zona, a discapito della già traballante economia dei locali che attendono solo la rimozione del coprifuoco per tornare ad incassare davvero.
Sentenza storica del Tar
In una recente sentenza del Tar della Lombardia (la numero 2054 del 2020) è stata confermata "in dipendenza del contenuto delle relazioni tecniche depositate da Arpa, l’esistenza di una connessione tra il superamento dei limiti acustici e la “vendita di bevande, anche per asporto, in orario notturno" (da parte dei locali della zona). In sostanza secondo i giudici amministrativi lombardi il caos generato dalla movida milanese è legato al fatto che i locali siano aperti e consentano l'acquisto di bevande fino a tarda notte. Questo fattore è però slegato dal tipo di bevanda venduta: si legge nella sentenza che "l’introduzione di un divieto riferito alla vendita solo di bevande alcoliche non è coerente con l’esigenza di contenere le immissioni sonore e non integra una corretta esecuzione della decisione giurisdizionale".
E' per questo motivo che, nel tratto dell'affollato corso Garibaldi che interseca via Moscova e via Marsala e in largo La Foppa, è stato disposto il divieto di vendere alcol d'asporto dalle 10 di sera in poi e imposto l'obbligo ai dehors dei locali di rimanere aperti fino alla mezzanotte.
Il condominio di corso Garibaldi 104 vince così la sua battaglia con una sentenza simbolo, destinata a far storia anche per altre metropoli italiane.
I residenti hanno diritto al riposo notturno
Il braccio di ferro giuridico è iniziata tempo fa, ma i residenti non hanno iniziato la loro crociata per danneggiare i locali del divertimento milanesi, quando per riappropriarsi del proprio diritto ad un riposo notturno che si possa chiamare tale. E' infatti facilmente immaginabile quando sia difficile, per chi abita negli storici immobili di Corso Garibaldi, riuscire a prendere sonno quando - nell'epoca pre Covid - caos, musica e movida vanno avanti fino a tarda notte.
Un duro colpo per i locali
La sentenza amministrativa assesta un duro colpo all'economia dei locali della zona, che viene principalmente foraggiata proprio da cocktail, birre e calici bevuti in compagnia per strada e ai tavolini dei bar. Quegli stessi tavolini che non potranno rimanere a terra oltre la mezzanotte, d'ora in poi.
Una doccia fredda - preannunciata - che fa ancora più male dopo oltre un anno di Covid, di chiusure e limitazioni che hanno pesantemente penalizzato l'economia di quei locali, impazienti di restare finalmente aperti come "ai bei vecchi tempi".