i colpi

Ecco come i ladri derubano nei fast food senza che le vittime se ne accorgano

La polizia ha arrestato sabato pomeriggio tre cittadini peruviani

Ecco come i ladri derubano nei fast food senza che le vittime se ne accorgano
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Nell’ambito di mirati volti al contrasto dei furti, la polizia ha arrestato sabato pomeriggio tre cittadini peruviani, un uomo di 40 anni e due donne di 24 e 38 anni, incensurati e irregolari sul territorio italiano, per il reato di furto aggravato in concorso.

Ecco come i ladri derubano nei fast food

MILANO - Gli Agenti della 6^ Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile, circa alle ore 15, hanno notato in pieno centro cittadino i tre che, con fare sospetto e in comunicazione telefonica con auricolari, si aggiravano tra le vetrine di alcuni locali cercando l’opportunità di derubare ignari cittadini intenti a pranzare. Sono quindi entrati in un fast food di via Orefici.

 La caccia alle vittime

Una volta all’interno del locale, il 40enne si è messo all’angolo destro del locale in modo da avere la visione completa del posto alla ricerca di potenziali vittime, la 24enne è andata in bagno e la 38enne è rimasta vicina alla porta per fare da palo.

L’uomo ha notato una coppia con il figlio intenti a pranzare, con il marsupio a tracolla appoggiato sul tavolo, e si è messo quindi in fila come per andare in bagno: arrivato vicino al tavolo in questione, si è appoggiato dando le spalle alle vittime per essere raggiunto dalla 38enne che teneva a vista il marsupio.

Il colpo

Dopo un paio di minuti la 24enne è uscita dal bagno e, sempre in comunicazione telefonica, si è tolta lo zaino che aveva sulle spalle per appoggiarlo sul tavolo tra la vittima, un italiano di 47 anni, e il marsupio. La 38enne lo ha afferrato ed è uscita seguita dalla complice. Il 40enne ha recuperato lo zaino e ha atteso qualche secondo prima di uscire dal fast food.

I poliziotti della Squadra Mobile hanno fermato subito le tre persone che sono state arrestate per rapina in concorso. L’uomo è stato anche indagato per ricettazione perché nella sua borsa aveva uno smartphone che, da successivi accertamenti, è risultato essere stato rubato un paio di ore prima in piazza Duomo a una cittadina brasiliana.

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