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E atterrato a Linate il volo umanitario da Gaza con il piccolo Adam: sarà curato all'ospedale Niguarda

L’équipe medica del Niguarda, che già in passato ha accolto pazienti provenienti da contesti di guerra, si prenderà cura delle gravi fratture agli arti riportate dal piccolo

E atterrato a Linate il volo umanitario da Gaza con il piccolo Adam: sarà curato all'ospedale Niguarda
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Il bambino è sopravvissuto a un raid aereo israeliano che ha colpito la sua casa nella Striscia di Gaza uccidendo il padre e i suoi nove fratellini. Nella serata scorsa è stato accolto a Milano dove riceverà cure specialistiche all’ospedale milanese Niguarda.

Il piccolo Adam è atterrato a Linate con un volo umanitario da Gaza, sarà curato al Niguarda

MILANO - È atterrato nella tarda serata di ieri, alle 23.06 all’aeroporto di Linate, il volo umanitario partito da Gaza con a bordo Adam, il bambino palestinese di undici anni gravemente ferito durante un raid israeliano che ha colpito la sua casa nella Striscia.

Nel bombardamento ha perso il padre e tutti i fratellini. Accanto a lui, la madre, la dottoressa Alaa al-Najjar, che si è salvata perché in quel momento si trovava al lavoro presso il Nasser Medical Center.

Il ricovero al Niguarda

Adam sarà curato all’ospedale Niguarda di Milano, uno dei centri di eccellenza italiani nella gestione dei traumi complessi. L’équipe medica dell’ospedale — che già in passato ha accolto pazienti provenienti da contesti di guerra — si prenderà cura delle gravi fratture agli arti riportate dal piccolo. Al tempo stesso, sarà garantito anche il necessario supporto psicologico, con un percorso di accompagnamento pensato per affrontare i traumi emotivi vissuti.

Il Niguarda, con la sua esperienza in medicina d’urgenza, chirurgia ortopedica e riabilitazione pediatrica, rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per operazioni di questo tipo, grazie anche alla rete già attivata in collaborazione con le istituzioni e la Protezione Civile.

L’impegno dell’Italia

A dare il benvenuto ad Adam c’era anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che gli ha donato un pallone giallo. "Ha riportato fratture agli arti — ha dichiarato Tajani —, ma sarà assistito dai nostri medici. È un gesto concreto in risposta a una tragedia umanitaria che non può lasciarci indifferenti".

Uno sforzo corale

A rendere possibile questa operazione è stato un complesso lavoro diplomatico coordinato dalla Farnesina, in sinergia con il ministero della Difesa, Interno, Protezione Civile, Organizzazione Mondiale della Sanità e il Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione Europea. Fondamentale anche il ruolo dell’Ambasciata italiana a Tel Aviv e del Consolato a Gerusalemme.

Le cure e l'accoglienza

Finora, grazie a iniziative simili, sono stati trasferiti in Italia circa 300 tra pazienti e accompagnatori, di cui 133 sono bambini. L’impegno è stato possibile anche grazie alla collaborazione tra Farnesina, ministero della Difesa, Interno, Protezione Civile e Unione Europea, oltre al supporto dell’OMS. A bordo degli aerei, medici militari, Croce Rossa Italiana e personale sanitario garantiscono assistenza continua.

I pazienti sono diretti verso diverse strutture ospedaliere sul territorio nazionale: tra queste il Regina Margherita di Torino, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il Meyer di Firenze, il Bambino Gesù e il Gemelli di Roma, oltre agli ospedali di Padova, Verona, Bologna, Modena e Massa.

Un’azione che guarda al futuro

"Il nostro obiettivo resta quello di costruire una pace duratura", ha ricordato Tajani, sottolineando l’importanza di continuare a lavorare per la creazione di uno Stato palestinese che riconosca Israele e ne sia a sua volta riconosciuto. “È un traguardo difficile, ma necessario”, ha concluso il ministro.

Nel frattempo, l’Italia continua a garantire assistenza umanitaria, sanitaria e alimentare alla popolazione civile di Gaza. E per Adam, da oggi, comincia un percorso di cura e di speranza.

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