E' allarme

Due donne aggredite in pieno Centro, fermato 25enne

L'uomo indossava lo stesso giubbotto dell'ultima aggressione, avvenuta il 15 febbraio.

Due donne aggredite in pieno Centro, fermato 25enne
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Due donne aggredite in pieno Centro, fermato 25enne.

Due donne aggredite in pieno Centro, fermato 25enne

MILANO – Gli agenti di polizia locale del Nucleo Duomo del Comando Decentrato Uno e dal Nucleo Tutela Donne e Minori della Polizia Locale di Milano hanno bloccato, poco prima delle 4.30 di stamani, in piazzetta Pattari, angolo via Marino, un 25enne del Gambia, presunto autore delle aggressioni ai danni di due donne avvenute nei giorni scorsi nei pressi di piazza San Fedele, in pieno centro.

Riconosciuto dalle vittime

Dopo il riconoscimento da parte delle vittime, una cittadina cubana e una albanese, la Procura della Repubblica ha disposto il fermo del 25enne ipotizzando i reati di lesioni e rapina. Quando gli agenti lo hanno individuato, al termine del servizio di osservazione e controllo della scorsa notte, l’uomo indossava lo stesso giubbotto dell’ultima aggressione, avvenuta in via Marino il 15 febbraio (la prima è del 6 febbraio). In quell’occasione, dopo averla percossa l’aggressore aveva rapinato la vittima del suo cellulare; ieri, quando è stato raggiunto e bloccato, il presunto aggressore aveva indosso sei telefoni cellulari dei quali si sta cercando di capire la provenienza.

Le parole del vicesindaco e del comandante

“L’impegno e la professionalità dei nostri agenti hanno permesso di fermare il presunto responsabile di due aggressioni a due donne – dichiarano la Vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo e il Comandante della Polizia Locale Marco Ciacci -. Atti violenti ai danni di donne fragili, al contrasto dei quali la Polizia Locale lavora con determinazione e impegno. I nostri agenti sono intervenuti con grande professionalità per prestare soccorso alle vittime e nei giorni seguenti con indagini approfondite, con l’obiettivo di assicurare alla giustizia quanti sono responsabili di reato e per evitare che le violenze possano ripetersi”.

 

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