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Donna musulmana aggredita a Sesto, la risposta dell’opposizione

Dopo l’aggressione a una donna marocchina senza velo, i partiti di opposizione condannano il gesto

Donna musulmana aggredita a Sesto, la risposta dell’opposizione

Tutte le forze politiche di opposizione di Sesto San Giovanni hanno espresso la loro posizione in un comunicato stampa congiunto.

Donna musulmana aggredita a Sesto, la risposta dell’opposizione

Una donna di origini marocchine, in compagnia della figlia piccola, era stata aggredita mentre camminava nel sottopasso della metropolitana del Rondò di Sesto. All’origine di quanto avvenuto la scelta della vittima di non indossare il velo islamico.

Esprimiamo sdegno e profonda solidarietà per la violenta aggressione avvenuta nei giorni scorsi a Sesto San Giovanni ai danni di una donna, colpita davanti alla figlia. Un gesto vile e misogino, contrario a ogni principio di libertà, dignità e rispetto della persona

si legge nel comunicato congiunto delle forze di opposizione sestesi.

La violenza contro le donne, in qualunque forma si manifesti, è sempre un attacco alla libertà e ai diritti fondamentali. Non appartiene a una sola cultura o religione, ma attraversa la nostra società e ci interpella tutti: donne e uomini, credenti e non credenti. In uno Stato laico e democratico, la parità e la libertà personale sono valori non negoziabili. Ogni tentativo di imporre comportamenti, regole o modelli che limitano la libertà delle donne deve essere condannato con fermezza. Serve una voce unita per dire che nessuna giustificazione può legittimare la violenza

hanno proseguito gli esponenti di liste e partiti.

Il rispetto, la laicità e la parità restano i pilastri di una società giusta, dove le scelte individuali non devono mai diventare terreno di coercizione o discriminazione. Rinnoviamo il nostro impegno civile e politico per la difesa dei diritti umani, della libertà delle donne e della convivenza democratica

conclude il comunicato.