Donna morta tra le fiamme: si indaga sull’incendio in viale Abruzzi. Dubbi sul compagno e un precedente nel 2024
Continuano le indagini sull'incendio di viale Abruzzi dove Sueli Barbosa Leal ha perso la vita: i riflettori degli investigatori sono puntati sulla versione dei fatti riportata dal compagno

Proseguono le indagini degli investigatori sull'incendio di viale Abruzzi dove Sueli Barbosa Leal ha perso la vita gettandosi dal quarto piano nel tentativo di salvarsi dalle fiamme: ieri pomeriggio il sopralluogo nell'appartamento andato a fuoco degli operatori di via Fatebenefratelli, degli specialisti della Scientifica e dei vigili del fuoco. La versione dei fatti riportata dal compagno ancora al vaglio degli inquirenti.
Donna morta tra le fiamme: si indaga sull’incendio in viale Abruzzi. Dubbi sul compagno e un precedente nel 2024
MILANO - Una tragedia consumata in pochi istanti e ancora avvolta da molti interrogativi. Sueli Barbosa Leal, 48 anni, è morta nella notte tra mercoledì e giovedì dopo essersi lanciata dal quarto piano del suo appartamento in viale Abruzzi 64, nel disperato tentativo di sfuggire a un incendio divampato all’interno della casa.
I soccorritori l’hanno trovata gravemente ferita e trasportata in ospedale, dove è deceduta poco dopo. Avrebbe compiuto 49 anni il prossimo 21 giugno.
La donna, operatrice socio sanitaria, lascia un figlio di 10 anni
Sueli era un’operatrice socio sanitaria, aveva lavorato al Gaetano Pini e più recentemente all’Istituto Nazionale dei Tumori. Come riporta Il Giorno, viveva da tempo in Italia e stava cercando una nuova casa, più grande, mettendo in vendita proprio l’appartamento in cui ha perso la vita. Lascia un figlio di dieci anni, nato da una precedente relazione. Il bambino, per fortuna, non era in casa al momento del rogo.

Le tensioni con il nuovo compagno e l’interrogatorio
Dal 2022 Sueli conviveva con Michael P., 45 anni, connazionale e imbianchino di professione. Nella serata di mercoledì, secondo quanto riferito dai vicini, tra i due ci sarebbe stato un acceso litigio. Le urla provenienti dall’appartamento hanno spinto alcuni residenti a chiamare la polizia.
Michael è stato rintracciato in un bar nei pressi dell’abitazione e condotto in Questura per essere ascoltato. Agli agenti ha parlato di una discussione ordinaria tra partner, ma la sua versione è ora sotto esame da parte della Squadra Mobile, coordinata dalla pm Maura Ripamonti.
Ipotesi rogo doloso: indagini in corso
Nel pomeriggio di giovedì è stato effettuato un sopralluogo nell’appartamento da parte degli investigatori, dei tecnici della Scientifica e degli specialisti dei vigili del fuoco del Nucleo investigativo antincendi. Le verifiche puntano a chiarire l’origine delle fiamme: non si esclude la possibilità che l’incendio sia stato appiccato volontariamente. Gli esperti stanno cercando eventuali tracce di acceleranti o elementi che possano confermare l’ipotesi del dolo.
Un episodio precedente
Dai controlli nelle banche dati è emerso che, nel marzo 2024, le forze dell’ordine erano già intervenute in quell’appartamento a seguito di una lite tra i due conviventi. In quell’occasione sarebbe stata proprio Sueli a chiamare il 112. Un evento rimasto isolato ma che ora torna al centro dell’attenzione degli inquirenti, per cercare di comprendere il contesto relazionale in cui è maturata la tragedia.