Estorsione aggravata e continuata

“Dammi i soldi o pubblico le tue foto hot sul web”, ragazza di Milano ricattata da un 38enne veneziano

Sono finiti in manette l'uomo di 38 anni e una sua amica, i quali sono riusciti ad estorcere alla ragazza ben 14mila euro.

“Dammi i soldi o pubblico le tue foto hot sul web”, ragazza di Milano ricattata da un 38enne veneziano
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Un ricatto che durava da anni e che è stato scovato dai Carabinieri di Spinea, in provincia di Venezia. Un 38enne, insieme ad un'amica, sono stati arrestati per estorsione aggravata e continuata: avevano minacciato una giovane ragazza di Milano di pubblicare sul web le sue foto hot in cambio di denaro.

Estorsione aggravata e continuata

Come riporta "Prima Venezia", l’attività d’indagine, intrapresa dalla magistratura meneghina a seguito della denuncia della vittima, è giunta all’epilogo in Veneto ed ha permesso di stroncare l’attività di L.L.M. classe 1983 e dell’amica N.G. del 1989, che avevano avanzato, tramite chat private via Whatsapp, telefonate e messaggi, varie e continue richieste estorsive, con un “obolo” che alla fine ha raggiunto la ragguardevole cifra di 14.000 Euro.

Ricattata dal 2017

In sostanza, tutto inizia nel dicembre 2017 con un innocente contatto via Social, tra l’uomo di Spinea e questa ragazza milanese, che si mostrava disponibile alle avances apparentemente innocenti dell’uomo veneziano.

Il rapporto a distanza prosegue quindi su canali privati di Whatsapp, essendosi i due scambiati il numero telefonico. Lo scambio di messaggi va ben oltre la normale decenza e la malcapitata viene indotta con lusinghe e richieste ossessive a inviare fotografie dal contenuto sempre più esplicito, fino a quelle più intime.

“Dammi i soldi o pubblico le tue foto hot sul web”

Dopo qualche settimana però qualcosa si rompe e la donna viene letteralmente minacciata di veder pubblicate su “Internet” le foto di lei nuda, richiedendo a più riprese dei pagamenti in denaro, mediante ricariche e bonifici su Postepay, che alla fine sono ammontati a quasi 14.000 Euro.

Alla fine, finalmente intuendo di essere vittima di un vero e proprio crimine, la donna si è rivolta ai Carabinieri di Milano, “vuotando il sacco” nel corso di una lunga e sofferta denuncia.

Pertanto, dopo aver accertato i fatti ed approfondito gli accertamenti, che hanno consentito di individuare i due soggetti che aveva avanzato le richieste e seguirne con costanza le mosse, è stata informata l’Autorità Giudiziaria e su delega di questa si procedeva a perquisizione degli indagati, nell’ambito di un duplice provvedimento restrittivo emesso dall’A.G. lombarda, nel corso della quale venivano rinvenute le immagini custodite su un supporto USB.

Condotti in carcere

I responsabili sono stato quindi dichiarati in stato di arresto per il grave reato di Estorsione aggravata e continuata e condotti in carcere a Santa Maria Maggiore ed alla Giudecca per scontare una pena rispettivamente di cinque anni abbondanti e di più di sei anni e mezzo la donna.

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L’occasione è favorevole per richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza di assegnare alla propria immagine personale l’importanza che merita, evitando lo scambio in rete di fotografie verso soggetti non conosciuti personalmente, immagini che poi possono essere utilizzate in maniera indiscriminata e per gli scopi più disparati.

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