Dà fuoco all'ex compagna in un camper a Parigi poi fugge in Italia per farsi curare: incastrato da un farmaco
Il ricercato è stato intercettato grazie alla meticolosa indagine degli inquirenti milanesi. Ora dovrà essere estradato.
Gli inquirenti francesi che si stavano occupando del caso della morte di una donna ritrovata senza vita in un camper avevano perso le tracce del presunto killer, salito su un bus diretto a Nizza e scomparso nel nulla. Grazie all'aiuto del personale italiano della Squadra Mobile e della Procura di Milano è stato possibile identificare e trovare il ricercato ritenuto responsabile di aver ucciso una ragazza della Lettonia dando fuoco al camper su cui si trovava: l'uomo era da qualche settimana in Italia per farsi curare l'artrite proprio con un farmaco che lo ha incastrato.
L'omicidio di una ragazza della Lepponia in Francia
Secondo quanto raccontato dal Corriere della Sera settimane fa poco fuori da Parigi è stato trovato il cadavere carbonizzato di una ragazza della Lettonia in un camper dato dolosamente alle fiamme da qualcuno. Gli inquirenti francesi, riusciti a ricostruire la vicenda, hanno compreso che la vittima nei giorni precedenti la sua tragica scomparsa aveva voluto cessare una burrascosa relazione con un tunisino, con cui viveva sul camper dove sono stati ritrovati i suoi resti e nel quale era tornata per recuperare le sue cose prima di trasferirsi da un amico, dal quale si era rifugiata dopo l'ennesima violenza subita dal compagno.
Scomparso nel nulla
Individuata l'identità della vittima gli investigatori francesi hanno subito cercato di rintracciare il tunisino, scomparso però nel nulla. Alcune telecamere di sorveglianza lo avevano ripreso mentre il 13 novembre 2021 saliva a Parigi su un Flixbus diretto a Nizza, da lì più nulla. Motivo che ha spinto gli inquirenti a rivolgersi ai colleghi italiani, chiedendo loro aiuto per ritrovare lo scomparso, sospettato di aver ucciso la donna e di essersi poi rifugiato in Italia.
L'indagine italiana
Accolta la richiesta, il pm milanese Nicola Rossato - competente del caso a partire dal 22 novembre 2021 - si mette all'opera incastrando le informazioni fornite dai francesi con gli intrecci delle celle telefoniche utilizzate da un amico del ricercato. Indizi che portano a Reggio Emilia, dove il presunto assassino in passato aveva già abitato, facendosi conoscere dalle forze dell'ordine per problemi legati alla droga e per aver fornito generalità false.
Grazie alle ultime immagini che lo riprendono gli inquirenti riescono ad osservare che il ricercato è leggermente claudicante, indizio che si rivela fondamentale per il suo ritrovamento: gli Agenti si rivolgono a tutte le strutture in provincia di Reggio Emilia che si occupano di ospitare senzatetto chiedendo agli operatori informazioni relative a un potenziale utente zoppicante. Un medico afferma allora di aver prescritto una medicina contro l'artrite proprio a un uomo claudicante che, guarda caso, gli aveva anche raccontato di aver perso la compagna in un incendio a Parigi.
Gli inquirenti scoprono allora che il principio attivo del farmaco prescritto dal medico all'uomo era lo stesso di quello trovato dagli investigatori francesi sul luogo del delitto (il camper carbonizzato dall'incendio doloso). Una prova che non lascia molti dubbi né scampo al ricercato.
L'arresto
Grazie al confronto con una foto fornita dalla famiglia della vittima l'identità dell'uomo claudicante viene confermata: è lui l'ex compagno della ragazza uccisa, è lui il presunto assassino scappato dalla Francia. Per questo, a conclusione dell'indagine, sabato 18 dicembre 2021 gli inquirenti arrestano il fuggitivo dando esecuzione al mandato di arresto europeo che pendeva sulla sua testa.
Spetterà ora alla Corte d'Appello di Bologna convalidare - o meno - l'arresto provvisorio per poi procedere con l'estradizione in Francia del presunto assassino.