il bilancio dell'operazione

Controlli con il “drogometro” sulle strade in zona Navigli nel fine settimana: 14 patenti ritirate

Il nuovo strumento consente di scoprire in pochi minuti chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti

Controlli con il “drogometro” sulle strade in zona Navigli nel fine settimana: 14 patenti ritirate
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Sulle strade del fine settimana nei controlli notturni insieme agli agenti di polizia anche i medici  col “drogometro”, uno strumento in grado di rilevare chi è alla guida sotto l’effetto di stupefacenti.

Controlli notturni della Polizia sulle strade del weekend

MILANO - Giro di vite per chi si mette alla guida in condizioni fisiche e psichiche non adeguate: durante la scorsa notte, la Polizia di Stato ha effettuato i servizi di controllo notturno volti a frenare il fenomeno della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti. Il biancio dell'operazione conta 14 patenti ritirate nel fine settimana e decine di automobilisti controllati in transito a Milano.

Agenti e medici in zona Navigli col drogometro

Il dispositivo di prevenzione, composto da diverse pattuglie della Polizia Stradale accompagnate dal personale dell’Ufficio Sanitario della Questura di Milano, ha avuto luogo durante la notte in Piazza Belfanti. Una buona parte dell’utenza in transito è stata sottoposta a screening attraverso l’utilizzo del “drogometro”, con il quale è possibile verificare l’assunzione della sostanza stupefacente.

Il bilancio dell'operazione: cinquanta persone controllate, 14 patenti ritirate

Il bilancio è stato di 14 patenti ritirate. L’impianto preventivo ha permesso di controllare 50 persone, 11 delle quali sono state denunciate all’autorità giudiziaria.

È di tutta evidenza che, con questi risultati, i controlli della Polizia Stradale si preannunciano ancora più serrati per abbattere il fenomeno della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, al fine di raggiungere l’obiettivo europeo di ridurre del 50% le vittime di incidenti stradali entro il 2030 e arrivare a zero vittime nel 2050.

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