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Controlli anti-covid sui mezzi di trasporto pubblico: positivi al virus 32 tra bus e treni locali

Evidenziate in totale 65 irregolarità, principalmente connesse con l’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio.

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Mezzi di trasporto spesso sotto accusa: sovente strapieni, infatti, possono rivelarsi un veicolo di contagio. Ma del virus stesso c’è traccia anche su bus, tram, metropolitane, biglietterie, maniglie? I carabinieri dei Nas in stretta intesa con il Ministero della Salute hanno effettuato 693 controlli anti-covid sui mezzi di trasporto pubblico su tutto il territorio nazionale riscontrando 32 tra bus e treni locali positivi al virus.

IL VIDEO DEI CONTROLLI:

Controlli anti-covid sui mezzi di trasporto pubblico

Nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha realizzato, in stretta intesa con il Ministero della Salute, una campagna di controlli a livello nazionale al fine di verificare la corretta applicazione delle misure di contenimento epidemico nell’ambito dei servizi di trasporto pubblico, allo scopo di tutelare la salute dei numerosissimi utenti che usufruiscono dei mezzi di trasporto.

693 veicoli controllati

Gli interventi condotti negli ultimi giorni hanno interessato 693 veicoli adibiti al trasporto, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro.

Tra gli obiettivi controllati 65 hanno evidenziato irregolarità, principalmente connesse con l’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio da COVID-19, quali la mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione, l’omessa cartellonistica di informazione agli utenti circa le norme di comportamento ed il numero massimo di persone ammesse a bordo, l’assenza di distanziatori posti sui sedili e di erogatori di gel disinfettante o il loro mancato funzionamento.

Deferimenti

Complessivamente sono stati deferiti alle competenti Autorità giudiziarie 4 responsabili di aziende di trasporto, per non aver predisposto le procedure di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro a favore degli operatori, e sanzionati ulteriori 62responsabili per irregolarità amministrative, irrogando sanzioni pecuniarie pari a circa 25 mila euro.

756 tamponi di superficie

Le attività di verifica sono state supportate dall’esecuzione di 756 tamponi di superficie su mezzi di trasporto e stazioni (obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute), svolti in collaborazione con i locali servizi di ASL, Agenzie di Protezione Ambientale ed enti universitari, che hanno curato anche la fase di esame analitico per la ricerca del COVID-19.

Tra i tamponi di superficie raccolti, sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus, individuati in autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporti pubblici di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto. Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto, seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, rileva con certezza il transito ed il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale.

Le attività di controllo dei Carabinieri NAS proseguiranno al fine di tutelare la salute dei cittadini e della collettività, con particolare riguardo agli aspetti connessi con il contesto di emergenza epidemica in atto.

I Nas di Milano

Nell’ambito di controlli da parte del NAS di Milano su molteplici servizi di trasporto pubblico delle province di Milano, Como, Varese e Monza-Brianza (linee urbane ed extraurbane di bus e metro, ferrovie locali e traghetti di navigazione laghi), sono stati eseguiti anche 72 tamponi sia nelle vetture che nei locali di attesa e biglietterie, principalmente nei punti ritenuti più critici per la potenziale diffusione virale, come sedute, maniglie e pulsantiere.

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Gli esami di laboratorio svolti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia hanno rilevato la positività al COVID relativa ad un tampone prelevato su un bus di linea afferente un’impresa privata operante nella provincia di Varese. Prontamente sono state avviate le procedure di ulteriore sanificazione su tutti i veicoli della flotta e approfondimenti sulle modalità di svolgimento delle ordinarie operazioni di pulizia e prevenzione anche connesse con le misure di contenimento. L’attività di controllo del NAS ha ricevuto il plauso da parte delle azienda di trasporto operanti nel capoluogo lombardo.

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