Contagiato dal fungo letale Candida auris muore al Sacco di Milano
Rientrato dalla Grecia, l'uomo era stato ricoverato per un ictus per poi scoprire di essere anche positivo all'infezione che colonizza la cute

Si tratta di una malattia molto complessa da sconfiggere e colpisce i pazienti più debilitati, resiste a tutti gli antisettici e antibiotici più diffusi.
Era stato già colpito da un ictus
Si è spento ieri, venerdì 26 maggio 2023, l'uomo che era stato colpito dal fungo Candida auris e si trovava all'ospedale Sacco di Milano. Una volta ritornato dalla Grecia dove era stato per un periodo, si era presentato in pronto soccorso con i sintomi di un ictus ed era stato subito ricoverato.
Dopo tutta una serie di test ed esami era risultato positivo al fungo della Candida auris che quando colpisce può uccidere nel giro di 90 giorni. L'infezione è trasmissibile tramite contatto diretto con una persona infettata ma il contatto può essere anche con oggetti come termometri o superfici toccate da positivi.
Il fungo resiste a tutti gli antisettici comuni e anche ad alcuni antibiotici, in ambiente ospedaliero non è raro prenderlo. Colpisce la cute, il retto e altre zone corporee dell'umano. Il paziente era già provato dall'ictus e la colonizzazione da Candida auris è stata per lui letale. Purtroppo non si tratta del primo caso in Italia.
Il primo caso in Italia nel 2019
La prima positività in Italia era stata riscontrata nel 2019 e da allora centinaia di persone sono state contagiate, particolarmente durante i primi due anni della pandemia i casi si erano moltiplicati. Il focolaio aveva colpito particolarmente Liguria ed Emilia Romagna. L'attenzione degli infettivologi in merito è molto alta.
Quando colpisce, il fungo uccide particolarmente i più fragili e chi per un motivo o per un altro è in quel momento debilitato. Al mondo il Candida auris è stato isolato per la prima volta nel 2009 in Giappone nell'orecchio di una paziente, da qui deriva il termine "auris".