URBANISTICA

“Colpevoli di aver comprato casa a Milano”: la protesta del Comitato “Famiglie sospese” davanti ai cantieri sotto sequestro

Domani dalle 12.30 la protesta si sposta davanti al cantiere sotto sequestro di Scalo House

“Colpevoli di aver comprato casa a Milano”: la protesta del Comitato “Famiglie sospese” davanti ai cantieri sotto sequestro

Il Comitato “Famiglie sospese” è nato su iniziativa delle famiglie che hanno visto le proprie abitazioni acquistate in via di costruzione e bloccate dalle inchieste sull’urbanistica a Milano.

“Colpevoli di aver comprato casa a Milano”: la protesta del Comitato “Famiglie sospese” davanti ai cantieri sotto sequestro

MILANO – “Colpevoli di aver comprato casa a Milano”: è la scritta sui manifesti appesi nella notte dal Comitato famiglie sospese davanti a diversi cantieri della città.” Il messaggio è chiaro – spiegano – siamo stati condannati per aver acquistato una casa. La nostra casa”.

I manifesti del comitato Famiglie Sospese

Il Comitato è formato dai proprietari di immobili bloccati dalle inchieste sull’urbanistica. “I giorni continuano a passare; 475 giorni in cui non è stata trovata una soluzione e non è mai arrivata una proposta concreta capace di tutelare le migliaia di famiglie milanesi coinvolte”, prosegue il comitato.

Nel comitato anche le famiglie di ‘The Syre’, ‘The Nest’ e di via Serlio

“Nel frattempo l’inchiesta urbanistica ha inghiottito altre famiglie solo nelle ultime settimane: si sono infatti aggiunte gli oltre 150 nuclei dei progetti ‘The Syre’ e ‘The Nest’, più le 67 famiglie di via Serlio, che appena due settimane fa hanno scoperto dai giornali di non avere più la certezza della casa per la quale stanno pagando regolarmente il mutuo”.

“Mentre la città resta paralizzata, migliaia di famiglie rischiano di svegliarsi senza più avere nulla in mano, nemmeno i loro soldi. Questo a causa delle centinaia di esposti già depositati in procura su centinaia e centinaia di palazzi costruiti dal 2013 ad oggi. In questa situazione paga Milano, che vede nei cantieri bloccati luoghi pensati per accogliere nuove comunità, trasformarsi in aree di degrado e pericolo per i propri quartieri. E pagano soprattutto le oltre 4.500 famiglie già travolte dall’incertezza. Ma vorremo ricordare che non si tratta solo di numeri, ma giovani, genitori, figli, nonni, coppie. Persone. Persone che lavorano, contribuiscono alla vita della città e allo sviluppo sano della comunità. Persone che però continuano ad essere lasciate sole”.

Domani la protesta si sposta allo Scalo House

Domani dalle 12.30 davanti al cantiere sotto sequestro di Scalo House è in programma un’altra iniziativa del Comitato.