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Chiude l’hotel Covid di Linate, riconsegnata la palazzina all’Aeronautica

Per dieci mesi ha ospitato i pazienti positivi al virus, asintomatici e che non potevano essere isolati nelle proprie abitazioni.

Chiude l’hotel Covid di Linate, riconsegnata la palazzina all’Aeronautica
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Hotel Covid a Linate dismesso. Le autorità hanno restituito la struttura ai militari perché, fortunatamente, nonostante i contagi tornino a salire e in Lombardia da oggi, mercoledì 17 febbraio 2021, siano state create quattro mini-zone rosse, i ricoverati erano pochissimi.

Hotel Covid a Linate, la palazzina torna all’Aeronautica

Come riporta "Prima La Martesana", ieri pomeriggio, martedì 16 febbraio 2021, presso l’aeroporto militare di Linate in viale dell’Aviazione 1 a Milano, si è svolta la cerimonia che ha decretato la chiusura della struttura che per mesi ha ospitato i pazienti positivi al virus, asintomatici e che non potevano essere isolati nelle proprie abitazioni, gestiti dal personale della Croce Rossa di Milano con il supporto dei militari. All’evento erano presenti il prefetto Renato Saccone, il vicesindaco del capoluogo Anna Scavuzzo, il Comandante della Prima Regione Aerea Francesco Vestito e i rappresentanti di Cri e Ats.

“Un ottimo esempio di collaborazione tra le istituzioni”

Il generale Vestito è stato il primo a prendere la parola.

“La gestione della palazzina Drago è stata un ottimo esempio di collaborazione tra le istituzioni – ha detto – L’Aeronautica ha messo a disposizione logistica, stanze e un’area di rispetto esterna e la Croce Rossa 86 persone specializzate che si sono occupate del presidio 24 ore su 24. Da marzo 2020 nelle 59 camere singole e doppie sono state ospitate 344 persone, di cui 285 civili. Ora la palazzina, che è stata dismessa perché ormai aveva solo un paio di ricoverati, servirà per lo stazionamento dei militari che si preparano a partire per operazioni nazionali e all’estero e per quelli che rientreranno. E’ un modo per garantire la loro incolumità e mostrare rispetto nei confronti dei Paesi in cui saranno destinati”.

Soddisfazione per Cri e Ats

Il presidente della Cri Luigi Maraghini Garrone ha sottolineato come il sodalizio rappresenti “la comunità al servizio dello Stato e della comunità stessa”. Ha anche spiegato che il numero di persone che non arriva a fine mese è decuplicato dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Walter Bergamaschi dell’Ats ha ringraziato l’Aeronautica e condiviso un auspicio. “Poter chiudere queste strutture è un segno della riduzione dell’epidemia – ha detto – Speriamo davvero non servano più”.

“Non è finita, lo sappiamo”

Il vicesindaco ha ricordato che la pandemia è ancora in corso.

“Non è finita, lo sappiamo – ha commentato – L’importante è continuare su questa capacità di fare sistema e condividere le risorse”. Anche il prefetto ha invitato a mantenere alta la guardia. “C’è stato un momento, nella fase discendente dei contagi, in cui abbiamo pensato che la palazzina non servisse più, ma i militari ci insegnano a guardare più avanti e così questo presidio di umanità e sicurezza è stato mantenuto finora. Il tema vero è la durata e quindi la tenuta sociale, economica e psicologica”.

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