Bufera politica

Candidato Bernardo dopo lo scandalo della pistola in ospedale: "Ho porto d'armi e non devo avvisare nessuno"

Il candidato del centro destra ha dichiarato di avere la possibilità concessa dalla legge di trasportare un'arma ovunque e sempre senza avvertire nessuno.

Candidato Bernardo dopo lo scandalo della pistola in ospedale: "Ho porto d'armi e non devo avvisare nessuno"
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La scorsa settimana è scoppiata la polemica quando il candidato sindaco del centro destra Luca Bernardo, interpellato a commentare la vicenda dell'assessore leghista di Voghera che ha sparato e ucciso un cittadino marocchino nel Pavese, ha dichiarato di possedere un porto d'armi e di aver portato anche al lavoro (ossia al Fatebenefratelli, dove è primario di pediatria) la sua pistola regolarmente detenuta.

I chiarimenti "postumi"

Dopo la bufera scoppiata per la sua serena confessione, Bernardo ha poi dichiarato che con porto d'armi non è necessario avvisare alcuni del fatto di portare con sé l'arma, dopo che gli oppositori politi hanno annunciato di voler chiedere formalmente se l'ospedale era a conoscenza dei "bagagli" del professionista:

Quando uno ha un porto d'armi da difesa personale, che non è da tiro e che non è sportivo, ha la possibilità concessa dalla legge di trasportare un'arma ovunque e sempre senza avvertire nessuno. Si chiama 'porto occulto' e quindi posso andare ovunque senza avvertire. Non c'è alcun bisogno che depositino un'accesso agli atti al Fatebenefratelli perché proprio l'ospedale non deve neanche rispondere: per legge ho l'autorizzazione per andare ovunque tranne che negli eventi di aggregazione politici".

La pistola non l'ha mai portata in corsia

Bernardo ha inoltre specificato di non aver mai portato in corsia l'arma, seppur fosse con lui in ospedale:

“La pistola non l’ho mai portata in corsia in mezzo ai bambini. Sono sicuro al cento per cento. Se qualcuno mi ha visto vada in Procura con le fotografie. Sono entrato con l’arma in ospedale, l’ho avuta addosso ma mai in corsia e mai quando giro o sono dentro con i pazienti. Ci mancherebbe altro.

Se la notte rimango in ospedale – ha spiegato Bernardo -, visto che sono stato minacciato, l’ho portata, ma mai in corsia e mai succederà. La tengo addosso, rimango nel mio studio e non visito – ha continuato -. Ho il porto d’armi da difesa da più di dieci anni e ne ho titolo e motivazione. L’ho fatto perché, come alcuni altri medici, ho avuto problemi con alcuni pazienti che a volte possono essere instabili e alcuni miei colleghi sono stati uccisi da pazienti. Per fortuna io sono qui vivo, vegeto e candidato al Comune.

Attualmente la pistola è in cassaforte da tanto tempo, anche perché al momento non ho necessità di portarla" ha concluso Bernardo.

 

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