Bimbi maltrattati all'asilo nido: genitori e insegnanti in aula il 6 marzo
I genitori dei piccoli si sono costituiti parte civile. La titolare e le maestre non hanno chiesto il rito abbreviato si procederà con il rito ordinario
L'indagine sui maltrattamenti ai danni di alcuni bambini che sarebbero avvenuti all’asilo «Baby in wonderland» di Vanzago era partita grazie alla segnalazione di alcune studentesse che lì facevano lo stage per ottenere i crediti dell’alternanza scuola-lavoro.
Genitori e insegnanti a confronto
VANZAGO - Come riporta Prima Milano Ovest, le indagini sono state svolte nella primavera estate 2022. Da una parte i genitori dei piccoli, che avrebbero subito maltrattamenti, dall’altra la direttrice e le cinque insegnanti dell’asilo. Genitori che seguiti da diversi studi legali di Milano si sono costituiti parte civile. La maggior parte di loro si è affidata all’avvocato Luca Dellacasa allo studio Borrella&Pantano. In aula anche i genitori di alcuni bambini che frequentavano regolarmente l’asilo ma non sono stati inizialmente individuati dal pubblico ministero come persone offese. Le indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Legnano iniziarono grazie alla segnalazione di alcune studentesse.
Le sei indagate denunciate da un gruppo di studentesse che facevano lo stage
Le sei indagate, infatti, furono denunciate da giovani stagiste dell’istituto Olivetti di Rho che, al termine delle settimane passate all’interno dell’asilo per ottenere i crediti dell’alternanza scuola-lavoro, hanno raccontato prima alle loro insegnati e al preside della scuola Emanuele Contu e successivamente ai carabinieri della Compagnia di Rho cosa avveniva all’interno dei due asili privati «Baby in wonderland».
Colpivano i piccoli con palline e oggetti e li facevano dormire nei bagni
I bambini sarebbero stati colpiti da palline e oggetti solo per il divertimento delle educatrici
Secondo le testimonianze delle ragazze i piccoli, circa 60 quelli iscritti nelle due sedi, erano messi a dormire nei bagni, anche avvolti dalle coperte fin sopra la testa; chiusi in stanze se piangeva. Quelli che avevano appena imparato a camminare erano colpiti con palline e oggetti solamente per il divertimento delle educatrici. Titolare e educatrici che si sono difese da tutte le accuse.
Le sei indagate hanno negato tutto e scelto il rito ordinario
Le sei indagate hanno negato di aver insultato i piccoli, di età compresa tra gli 0 e i 3 anni, o di essere state violente come invece hanno messo a verbale le studentesse di Rho che hanno effettuato lo stage nei due centri. Per la direttrice e le educatrici le testimonianze delle giovani non sarebbero credibili. Alcune potrebbero essere - si ipotizza - anche frutto di un tentativo di ritorsione per aver ricevuto delle brutte valutazioni sul tirocinio dalle educatrici. Nessuna delle educatrici ha chiesto il rito abbreviato quindi si procederà con il rito ordinario.