Piazzale Selinunte

Assembramenti per il video rap, individuato il 19enne che girava in strada con un machete

Si chiama Kazir Siffedine, in arte "Zefe": è un rapper novarese 19enne di origine marocchina.

Assembramenti per il video rap, individuato il 19enne che girava in strada con un machete
Pubblicato:

Proseguono le indagini per individuare i partecipanti al maxi raduno milanese dello scorso sabato 10 aprile 2021, avvenuto lungo la via Micene in piazzale Selinunte, quartiere San Siro. Trecento giovani erano scesi in strada per presenziare, senza alcun tipo di distanziamento e mascherina, alle riprese del video del rapper Neima Ezza. I 10 maggiorenni e i 3 minorenni identificati dagli organi di polizia sono tutti indagati per concorso per manifestazione non preavvisata, tra di loro è stato identificato, racconta "Prima Novara", il 19enne che, nel corso dei fatti, girava in strada mentre brandiva un machete.

Daspo urbani e sorveglianza speciale per i partecipanti

Lo scorso 10 aprile 2021, l’intervento della Questura si era reso necessario dopo che 300 ragazzi, tra i 16 e i 20 anni circa, si erano assembrati in via Micene. Il sopraggiungere degli agenti aveva provocato una violenta reazione dei ragazzi che, per una ventina di minuti, avevano fronteggiato le forze dell’ordine con fitti lanci di sassi, bottiglie  e bastoni. Solo dopo l’arrivo dei rinforzi, la situazione è tornata alla normalità.

L’attività investigativa svolta nei giorni successivi dalla Squadra Mobile, dalla Digos, con il contributo del Commissariato Bonola e il supporto specialistico della Polizia Postale e Comunicazioni e della Polizia Scientifica lombarde, ha permesso di ricostruire i fatti: i rapper 19enni Amine Ez Zaaraoui, in arte “Neima Ezza” e Zaccaria Mohuib, in arte “Baby Gang”, avevano dato appuntamento in zona San Siro ai propri fan per la registrazione di un video musicale di “Neima Ezza”. Le indagini hanno consentito di identificare e denunciare i 13 giovani che si sono distinti per la veemente reazione contro le forze dell’ordine.

Si tratta di giovani di età compresa tra i 18 e i 27 anni, di origine magrebina, tutti con precedenti di polizia per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, reati contro la persona e reati contro il patrimonio: sei in tutti i provvedimenti emessi a carico degli identificati, cinque Avvisi Orali e un provvedimento di Rimpatrio con foglio di via obbligatorio nei confronti di un ventenne residente a Sondrio, che non potrà rientrare nel comune di Milano per 3 anni.

Durante l'assembramento brandiva un machete

Secondo la ricostruzione e le indagini delle forze dell’ordine, a brandire un machete durante gli scontri, era stato un altro rapper, accorso anch'egli per partecipare al video dei suoi colleghi: si tratterebbe, racconta "Prima Novara", del novarese Zefe.

Si chiama Kazir Siffedine, ha diciannove anni, vive a Novara con i genitori emigrati dal Marocco e su Instagram è seguito da circa 11mila follower. Le telecamere lo hanno ripreso durante gli scontri con la polizia con un machete in mano. Per questo, nel suo caso, va aggiunto il porto abusivo di armi all’elenco di reati in concorso con gli altri indagati. Inoltre spostandosi a Milano, Zefe non ha soltanto trasgredito le regole anti-contagi che impediscono gli spostamenti tra Regioni, ma ha anche violato l’obbligo di dimora in atto per una rissa a cui aveva partecipato a settembre a Novara.

Seguici sui nostri canali