Ancora tensioni al carcere minorile Beccaria: dopo un'ispezione antidroga scoppia la rivolta dei detenuti
Dopo un controllo circa 70 detenuti minorenni si sono asserragliati in un'ala del penitenziario danneggiando tutto quello che gli capitava sotto mano
Dopo un'ispezione antidroga in una cella scoppia il caos: una settantina di detenuti si barricano in una zona del carcere, prendono il controllo della zona e spaccano tutto quello che gli capita sotto mano finchè non arrivano i poliziotti in assetto antisommossa che circondano il carcere.
Dopo un'ispezione antidroga scoppia la rivolta dei detenuti
MILANO - E' sempre più tesa l'aria nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Dopo gli atti di violenza venuti alla luce nello scorso maggio, che hanno portato all'arresto di 13 agenti della polizia penitenziaria e alla sospensione di altri otto, nel carcere non si placano proteste e aggressioni al personale che vi lavora.
6 maggio: fiamme nel carcere
L'ultima protesta risale al 6 maggio scorso quando nella notte un'incendio è partito da una cella. Sul posto sono dovuti intervire quattro squadre di vigili del fuoco che hanno lavorato per più di tre ore per spegnere le fiamme.
La rivolta dei detenuti di lunedì pomeriggio
Lo scorso pomeriggio, lunedì 29 maggio maggio, ancora una rivolta dei giovani detenuti che in una settantina si sono asserragliati per tre ore in un'ala dell'istituto minorile. Erano le 15 del pomeriggio quando in questura è arrivata la chiamata d'aiuto.
A scatenare l'ennesimo caos è stato un controllo nelle celle con i cani antidroga. Quando un ragazzo è stato portato via dagli agenti perchè gli sarebbe stato trovato del «fumo» si è scatenato il finimondo. 70 detenuti si sono barricati tutti in un'ala del carcere danneggiando tutto quello che gli capitava sotto mano, arredamenti, porte e soprattutto se la sono presa con la lastra d’acciaio che chiude le sbarre della camera. Il casino, tra urla e pentole sbattute, è durato quasi tre ore finchè sono arrivati una quarantina di agenti di polizia in assetto anti sommossa.
L'assessora del Comune di Milano Riva chiede l'intervento del governo
"La situazione all'Istituto penale minorile Beccaria è fuori controllo: il Governo intervenga immediatamente" dice l'assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Milano, Martina Riva, in merito alla rivolta scoppiata all'interno del carcere del pomeriggio di ieri, quando per circa tre ore 70 detenuti minorenni si sono asserragliati in un'ala del penitenziario.
"Le carceri sono di competenza dello Stato, ma, nonostante questo, fin dagli anni '90, il Comune di Milano ha deciso di essere presente al Beccaria, con educatori che lavorano al reinserimento dei ragazzi - prosegue Riva -. Ma come si può pensare alla rieducazione, se proprio il luogo dove questa deve avvenire manca dei più elementari requisiti di sicurezza? Al Beccaria c'è un'endemica carenza di personale penitenziario che il Governo si ostina a sottovalutare. Il Governo metta testa, energie e risorse sul Beccaria, riporti in sicurezza la struttura, consenta ai ragazzi detenuti di lasciarsi indietro il loro passato e agli educatori di fare il loro lavoro. Si intervenga subito, nell'interesse di chi ha diritto a una seconda possibilità."
Cgil: "Situazione grave, chiediamo un incontro con direzione carcere"
Anche la Cgil di Milano è molto preoccupata in merito ai fatti accaduti nel carcere minorile Beccaria: “La situazione è grave, lo è da tempo. Anche gli ultimi fatti di cronaca ci preoccupano. È necessario, anche per il bene dei lavoratori, che la direzione approfondisca quanto sta accadendo. Chiediamo di farlo presto e chiediamo un incontro a breve”.